Un software intelligente per ridurre i tempi e i costi di progettazione: e’ l’obiettivo del progetto europeo Touchmore, coordinato dall’Italia con il Politecnico di Torino, che avra’ come prima applicazione la gestione delle centraline degli autoveicoli.
In un panorama in cui le piattaforme grafiche sono sempre piu’ complesse, sfruttando processori che lavorano in parallelo e di unita’ di calcolo dedicate, il tempo impiegato per la programmazione e’ diventato sempre piu’ ingente, sottolineano gli esperti del Politecnico di Torino. Attualmente le istruzioni per sfruttare al meglio e coordinare il funzionamento di questi diversi componenti della piattaforma sono scritte manualmente dal programmatore. Da qui la richiesta di software per la programmazione semplice e automatica di questa nuova generazione di piattaforme. ”Questo innovativo ambiente di programmazione – proseguono gli esperti – consentira’ di gestire in maniera automatica e ottimizzata i vari componenti quali processori, acceleratori e altre specifiche unita’ di calcolo”. La prima applicazione del progetto Touchmore, appena partito e finanziato con 3 milioni di euro in 30 mesi, sara’ realizzare un software intelligente per la gestione delle centraline degli autoveicoli. L’elettronica, rilevano gli esperti, e’ diventata infatti una parte sostanziale dell’automobile e in futuro, quelle di nuova generazione, richiederanno apparati di controllo ancora piu’ sofisticati e complessi per gestire l’elevata tecnologia presente. Il software sara’ intelligente e quindi anche in grado di riconoscere il tipo di centralina cui dovra’ essere applicato. Il ruolo del progettista, rileva il Politecnico, ”potra’ dunque essere dedicato maggiormente alla gestione delle funzionalita’ e alla sicurezza dell’autoveicolo e meno alla programmazione, che a questo punto potra’ essere realizzata in maniera automatica dall’ambiente di sviluppo messo a punto nel progetto. I tempi di progettazione – concludono gli esperti – potranno ridursi almeno del 15%, i costi di circa 20% e certamente anche il margine di errore nella programmazione potra’ essere ridotto a favore di una maggiore affidabilita’ della centralina stessa”.