Due donne accusate di usura dai carabinieri della tenenza di Sant’Antimo per usura aggravata in concorso. Si tratta di Maria Grazia Ziccardi, 43enne e Francesca Di Biase, 35enne. Nel corso di una perquisizione domiciliare i militari dell’arma hanno trovato e sequestrato una agenda e 4 quaderni riportanti soprannomi, cifre di denaro con data di riscossione mensile e tasso d’interesse (che variava dal 40% all’80%), 5.470 euro e una catenina di oro bianco con pendente. In un’altra abitazione sono stati sequestrati 3 quaderni, sempre con soprannomi, cifre di denaro con data di riscossione mensile e tasso d’interesse (sempre dal 40% all’80%), la somma di 150 euro. Il rinvenimento dei valori e l’esame della documentazione trovata nelle loro case porta a ritenere – secondo i carabinieri – che entrambe erano dedite ad attività di usura nella zona a persone in difficoltà economica nella gestione di piccole attività (piccoli imprenditori e commercianti) ma anche, a pensionati o a disoccupati, come confermato dai primi riscontri effettuati incrociando le informazioni contenute sui telefonini, sull’agenda e nei quaderni che le donne usavano come libri mastri, impostazione condivisa da procura e gip presso il tribunale di Napoli Nord, che ha convalidato gli arresti e disposto la custodia ai domiciliari per Ziccardi e l’obbligo di firma per Di Biase.

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