Piedimonte Matese- “Quello della montagna è un problema culturale”.   È l’aspetto  peculiare  sottolineato da Adriano  Cirillo, vice presidente nazionale Uncem,   nel corso  dell consiglio generale Campania a Piedimonte Matese negli spazi messi a disposizione dal dirigente, Luigi Izzo, dell’Ipsart matesino”, una delle eccellenze del territorio come è stato più volte rilevato dai relatori. Per far capire il suo pensiero Cirillo, nel suo intervento in cui ha ricostruito le vicende storico-politiche  degli enti montani, ha citato l’esempio della “Statale” di Milano che ha istituito una sezione staccata dell’università della montagna(facoltà di agraria)  non nella metropoli lombarda   ma  nella comunità di Edolo all’inizio dell’Alta Val Camonica con l’obbligo, per gli studenti, interessati, di frequentare quella sede lontana dalla città-centro meneghino . “Così si valorizzano le periferie: questo è il modo di affrontare  il problema delle aree interne” ha detto, non  senza evidenziare, con soddisfazione, il superamento del criterio altimetrico(come all’inizio della legislazione montana)  per la classificazione dei comuni montani-marginali  sostituito da indicatori più complesso ma anche realistico . Il vicepresidente Uncem   si è  associato ad alcuni spunti sviluppati dal presidente campana, Vincenzo  Luciano sul valore integrato della bonifica e  difesa del suolo e non più solo forestazione : in tale direzione ha anche richiamato  la legge di stabilità ed il collegato ambientale votato al senato che contiene previsioni che  camminano in quella logica di prevenzione, tutela e valorizzazione delle risorse territoriali anche in ambito montano- ha puntualizzato Cirillo.  All’incontro hanno partecipato anche il  commissario del parco regionale Umberto De Nicola(“occorre riordino ma anche più sinergia”) , il sindaco del comune ospitante. Vincenzo Cappello che ha sottolineato il valore sociale ed occupazionale del lavoro forestale per la sicurezza dei territori, il presidente del consorzio di  bonifica del Sannio-Alifano-Valle telesina che ha richiamato l’ingresso dell’ente montano nella struttura societaria del Gal ed il presidente di quest’ultimo, Ercole De Cesare, tra i primi, insieme a Fappiano e Giampaolo Liberatore, a governare la comunità montana matesina quando fu fondata : “gli enti montani devono agire come i Gal, dal basso ed in manieraintegrata”.

Michele Martuscelli

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