AVERSA – Doveva essere vittoria e così è stato. Con un roboante 3-0 sul Caffè Aiello Corigliano la Mobilya Volleyball Aversa si prende di diritto tre punti e saluta il PalaJacazzi, per quest’anno, con l’aggancio in vetta nel girone C del campionato di serie B1 maschile di pallavolo con gli stessi 21 punti del Latina avanti solo per differenza quoziente set. Ottima partita della squadra guidata da coach Bosco che ha saputo dominare, soffrire, attendere e sferrare i colpi decisivi con la maturità di una squadra che sa che deve ancora crescere e che ha un potenziale inespresso da mettere sempre più a fuoco partita dopo partita. Ciò che contava era reagire alla sconfitta di Castellana e Di Santi e compagni lo hanno fatto nel migliore dei modi con un primo set che non ha mai lasciato gioco e storia agli avversari di De Giorgi grazie ad un Santangelo in forma strepitosa ed a una difesa che ha esaltato anche Grassano. Maggiore sofferenza nel secondo set con la Mobilya Volleyball Aversa in rimonta dopo il primo time out tecnico con un ace di Cittadino ed un equilibrio che ha fatto da leit motiv anche nel terzo mettendo a dura prova i nervi saldi dopo quasi due ore di gioco che hanno decretato la conquista dei tre punti per i normanni che davanti al proprio pubblico si rivelano sempre infallibili. Modo migliore per salutare il 2015 non c’era, con una vittoria che fa respirare aria di serie A. Lo pensa anche il presidente Sergio Di Meo: «Abbiamo superato il Castellana che riposava reagendo molto bene alla sconfitta della scorsa settimana – dice – ci siamo presi quello che meritavamo agganciando la vetta e siamo in quei due posti che fanno andare in serie A con un percorso bellissimo dopo nove giornate di campionato. Ora ci aspetta la trasferta a Leverano, squadra molto dura da affrontare, per finire quest’anno nel migliore dei modi con una vittoria e tornare nel nuovo anno a giocare ad Aversa con subito tre partite importanti, una delle quali solo in trasferta in Latina. Possiamo dire che alla fine del girone di andata sarà già possibile dire qualcosa di grande per la città di Aversa. Sono convinto che saremo primi o secondi». Con la vittoria ed il sorriso, c’è, tuttavia, una nota amara che scoraggia e che a lungo andare potrebbe pesare sul campionato della Mobilya Volleyball Aversa che sabato ha giocato completamente al freddo in assenza del riscaldamento al PalaJacazzi non entrato in funzione quest’anno: «il freddo ci sta facendo disperare da tempo e sta allontanando il pubblico delle grandi occasioni dalla nostra squadra – afferma rammaricato il massimo dirigente normanno – perché è naturale che chi viene al palazzetto lo faccia per assistere ad uno spettacolo e per stare bene. Sabato abbiamo giocato con una temperatura davvero assurda e sapevo già che saremmo potuti andare incontro a questo. Per fortuna, seppur non numeroso, il nostro pubblico è stato caloroso come sempre». Il prossimo anno sarà determinante per i tifosi della squadra verdeblù cui spetterà il compito di condurre la squadra al successo finale. E’ giusto così. In casa normanna si guarda sempre avanti, con l’intento di non fermarsi mai: «Sono soddisfatto per la prova di carattere e squadra e del gioco – conclude coach Bosco – perché sapevamo che sabato sarebbe stata una partita non facile. Ancora di più vanno dati i meriti al gruppo per la grande partita. Ci sono sempre cose da migliorare, ma siamo stati bravissimi a non perdere lucidità restando concentrati anche quando siamo andati in difficoltà. Seppure dovessimo vincere tutte le partite direi sempre che bisogna lavorare e migliorare. La settimana prossima andremo a Leverano per affrontare al meglio quest’ultima partita dell’anno con un’altra vittoria per iniziare il 2016 nel migliore dei modi ed affrontare le tante partite in casa che proprio per questo potrebbero rappresentare un vantaggio, consapevoli che tutte le avversarie saranno più che insidiose e che non sarà facile. Dobbiamo andare avanti e guardare solo a noi stessi ed ai nostri risultati. Se noi vinciamo non ci interesserà di nessun altro e saranno gli altri a doversi preoccupare di noi».

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