“Stiamo verificando la dinamica dell’incidente, è stata aperta una indagine interna. Non è da escludere che si tratti di mero errore umano. Nelle linee ex Sepsa non esistono sistemi automatici di protezione della marcia del treno, per cui la circolazione è affidata al rispetto del visivo del semaforo. Tali sistemi automatici esistono invece in Circumvesuviana da circa trenta anni”. Lo sottolinea in una nota il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio. “Nel 2002 la ex Sepsa, ora Eav, avviava un programma di ammodernamento dell’esistente impianto di segnalamento, installato negli anni ’60, sulla ferrovia Cumana. Sepsa affidava, in seguito ad aggiudicazione di gara ad evidenza pubblica, all’Ati Bombardier la progettazione e la realizzazione dei lavori di apparecchiature per il rinnovo dell’esistente impianto di telecomando e blocco. Il contratto di appalto veniva sottoscritto in data 2.5.2006. Da quella data vi sono state una seria infinita di controversie tra Sepsa (oggi Eav) e l’Ati Bombardier, in merito al finanziamento, alla esecuzione e progettazione e ad altri questioni giuridiche. In data 23 giugno 2010 la ex Sepsa comunicava infine all’Ati la momentanea sospensione dell’attività relativa all’appalto in corso. Per cui l’impianto nuovo non è mai entrato in funzione. Proprio in questi giorni mi è stato notificato una diffida dal legale di Ati Bombardier a pagare entro 15 giorni 11 milioni di euro per danni ed interessi”. “Dopo quindi ben dieci anni da quando era stato programmato un nuovo impianto di blocco automatico e telecomando tipo ACC Multistazione per il segnalamento ferroviario ed il controllo in sicurezza della circolazione treni, siamo ancora al punto di partenza. Tenteremo di trovare un accordo con ATI Bombardier per pagare quanto dovuto ma avere in contropartita un nuovo impianto di segnalamento ferroviario. La responsabilità dei ritardi e l’incapacità di trovare soluzioni transattive appare evidente”, conclude il presidente.

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