Piedimonte Matese- “ In conseguenza dell’attività di recupero evasione svolta per gli anni 2010/2014 l’ufficio ha accertato un ammontare totale di € 1.034.000.00”. E’ il passaggio centrale del provvedimento con cui il settore tributi certifica e quantifica di incassare entrate sia dal recupero della tassazione immobiliari (ici-imu) che dalla vecchia tarsu. Da qui quello che, tecnicamente, si chiama “accertamento di entrata” per i successivi avvisi ai cittadini infedeli, sia pure in varia misura, e la messa in moto dei ruoli per l’incasso delle somme . Insomma il comune di Piedimonte Matese, in base alle operazioni di verifica compiute con il supporto di un’impresa esterna( Aerarium il cui capitolato, approvato a fine dicembre, è stato pubblicato solo oggi) è giunto alla conclusione di aver individuato risorse aggiuntive ed integrative (i cosiddetti avvisi di accertamento in rettifica) in relazione ai due bacini di utenti/contribuenti (tassa rifiuti pari a 534.000 euro e proprietà immobiliari per un importo stimato di 500.000 ). Nel provvedimento viene espressamente “richiamato il principio contabile applicato alla contabilità finanziaria, all.4/2 al D.Lgs. n. 118/2011, ed in particolare il punto 3, il quale pone l’ obbligo di accertare tutte le entrate, anche quelle di dubbia e di difficile esazione tra cui il punto 3.3. indica i proventi derivanti dalla lotta all’evasione”. Aspetti questi molto trattati nelle decisioni assunte dalla sezione regionale di controllo della corte dei conti sia nel profili del recupero delle risorse che nella indicazione di somme effettivamente incassabili . Per l’esercizio finanziario in corso l’amministrazione ha stimato un incasso per il servizio di igiene urbana di 2 milioni 488.000 euro.
Michele Martuscelli