Mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione a zero ore, costretti a rinunciare a 8 mila euro in busta paga, pari a un taglio complessivo di 3 miliardi e 650 milioni. Lo calcola la Cgil relativamente al 2011, aggiungendo che oltre 4 milioni di lavoratori (un terzo degli assicurati all’Inps) hanno percepito ammortizzatori sociali. Il rapporto di dicembre dell’Osservatorio Cig del dipartimento Settori produttivi della Cgil, che elabora le rilevazioni dell’Inps,
evidenzia che ”chiude l’ennesimo anno terribile per il nostro paese sul fronte dell’andamento economico e produttivo” con poco piu’ di 950 milioni di ore di cig registrate e che porta cosi’ il numero di ore totalizzate in questi tre anni di crisi a 3,4 miliardi di ore. Tre anni che hanno determinato una riduzione del reddito primario di 48 miliardi di euro, solo in parte coperto dati trasferimenti dell’Inps che hanno di fatti compensato solo il 40%. Sul fronte lavoro, invece, le persone coinvolte lo scorso anno a vario titolo dalla percezione di ammortizzatori sociali sono state oltre 4 milioni su 12 milioni e mezzo di assicurati all’Inps, pari a un terzo dei lavoratori.
Il numero complessivo di ore di cassa registrate nel 2011, cosi’ come la mole di lavoratori coinvolti, ”ci dicono che siamo arrivati ad un punto limite della tenuta del sistema rispetto all’andamento della crisi, come dimostrano le vicende drammatiche alla ribalta in questi primi giorni dell’anno, per tutte Alcoa e Fincantieri”, osserva il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, secondo il quale ”e’ determinante ormai dare una strategia industriale al paese e allo stesso tempo garantire risorse certe per gli ammortizzatori sociali, e l’estensione di questi, per fronteggiare un anno che si preannuncia difficilissimo”.