“La tapparella era rotta, alzata a metà, lei l’ha sollevata ancora e ha buttato giù il figlio”: con queste parole – contenute in un file audio mandato in onda da Radio 1 Rai – Antonella Caputo, sorella di Raimondo Caputo – l’uomo in carcere con l’accusa di avere violentato e ucciso Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni precipitata dall’ottavo piano del palazzo dove abitava, nel Parco Verde di Caivano , il 24 giugno del 2014 – rivolge pesanti accuse alla compagna del fratello, madre di Antonio Giglio, il bimbo di 4 anni, morto un anno prima di Fortuna, in circostanze analoghe a quelle della piccola Fortuna. “L’ex marito la ricattava, – dice ancora la donna – non voleva farle vedere la creatura, e allora lei ha detto o con me o con nessuno”. Le parole di Antonella Caputo, secondo quanto riferisce ancora Radio 1 Rai, hanno contribuito a far riaprire l’inchiesta sulla morte del piccolo Antonio.


 

 

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