Prova di orgoglio, e anche di inaspettata maturità, dell’Avellino che in piena emergenza conquista la seconda vittoria in campionato ai danni dello Spezia, con una rete di D’Angelo (31′ st): il capitano dei bianco-verdi, sugli sviluppi di un angolo battuto da Belloni e corretto da Lasik, irrompe in area di testa e batte Chichizola. Gli irpini, senza Mokulu, Ardemagni e Castaldo, e con Verde out alla vigilia, costruiscono una manovra offensiva corale, ben contenuta dallo Spezia, che sia pure timidamente prova ad essere pericoloso con le ripartenze, in particolare con Nenè (38′ pt) la cui conclusione pericolosa è bloccata a terra da Frattali. La replica dell’Avellino è affidata alla conclusione dal limite di Paghera (42′ pt) che scheggia la traversa dopo il tocco di Chichizola. Rete annullata nei minuti di recupero allo Spezia: il gol di Mastinu è regolare, ma l’azione è viziata dal fallo di Nenè di Djmisiti. Nel secondo tempo, il copione non cambia, con i padroni di casa che stabiliscono una netta supremazia territoriale. Lo Spezia potrebbe capitolare sulla conclusione di Soumare (16′ st) ma l’estremo difensore ligure con un colpo di reni riesce a mandare in angolo la sfera. Prove generali per il vantaggio irpino, firmato da D’Angelo, che scaccia gli incubi di una crisi che avrebbe potuto anche portare, dopo nove partite, a mettere in discussione la panchina di Toscano.
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