Dopo il caso di Federica De Stefano, la ragazza di 23 anni, affetta dalla sindrome di down candidata a sua insaputa alle elezioni comunali di Napoli dello scorso mese di giugno, emergono altri casi analoghi. Secondo quanto riportano il Mattino e la Repubblica, sarebbe finita nella lista dei candidati anche un’avvocatessa, Donatella Biondi, che, come Federica, si è vista recapitare una richiesta di documentazione delle spese elettorali da parte della Corte d’Appello di Napoli. E come Federica, anche l’avvocatessa si è ritrovata inserita nella lista “Napoli Vale”. Donatella Biondi riferisce che dopo avere ricevuto la missiva ha fatto un controllo sul web, scoprendo di essere nell’elenco delle persone candidate, e di avere, successivamente, contattato la segreteria dell’ex candidata a sindaco. L’avvocatessa riferisce anche di un incontro con una persona, in piazza Municipio, che si è presentata a nome di Valeria Valente il quale – riferisce ancora l’avvocatessa – le avrebbe chiesto di firmare un modulo destinato al Comitato di garanzia della Corte d’Appello. Nessuna firma è stata però apposta dall’avvocatessa che riferisce anche di non essere in grado di riconoscere quest’uomo, presentatosi con cappellino in testa e occhiali scuri. Un altro caso di candidatura involontaria è quello di uno studente di 25 anni, Pasquale Bellocchio: anche lui, come l’avvocatessa e Federica De Stefano, ha scoperto di essere finito a sua insaputa nella lista dei candidati attraverso la richiesta di documentazione inviata dalla Corte d’Appello che contempla anche una eventuale multa che può arrivare fino a 25mila euro. Anche Pasquale è finito nella lista “Napoli Vale”. Tra i candidati alle elezioni comunali del 2016 c’è anche un 85enne, anche lui finora all’oscuro di tutto. L’uomo è stato inserito, senza saperlo, nella lista “Napoli Terra Nostra”.

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