CASERTA – Confindustria Caserta e Intesa Sanpaolo portano anche in Terra di Lavoro l’accordo sottoscritto lo scorso novembre da Corrado Passera, allora amministratore delegato del gruppo bancario, e Vincenzo Boccia, Presidente della Piccola Industria Confindustria.

La firma sotto l’intesa c’è stata lo scorso 8 febbraio nella sede casertana dell’associazione degli industriali e permetterà alle imprese di Terra di Lavoro ad attingere al plafond di 800 milioni che la banca ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese Campane. Sei i settori che saranno finanziati: crescita dimensionale, capitale umano, efficienza energetica e eco-sostenibilità, reti di impresa ed altre forme di alleanza, innovazione e ricerca, internazionalizzazione. Di questi particolare attenzione sarà dedicata alla formazione “Abbiamo bisogno che si formi la futura generazione di imprenditori”ha commentato Luca Faustone, capoarea campano del Banco di Napoli. Nuove leve imprenditoriali che chiaramente siano meno attente a mercati più sicuri ma ormai maturi e saturi. Una sorta di avviso ai naviganti: i soldi sono disponibili, ma bisogna cambiare rotta per averli.La valutazione delle aziende che chiederanno i fondi seguiranno i classici rating stabiliti dai maggiori istituti di credito e dalla stessa Banca d’Italia. Non è possibile pensare, quindi, ad una pioggia di denari lanciati dalla finestra del gruppo bancario “Noi interverremo a sostegno di quanti vogliano cambiare il loro modo di fare impresa – ha infatti spiegato Fabio Murino, responsabile campano del segmento imprese del Banco di Napoli – e saremo pronti a spiegare come migliorare il proprio rating”. Intanto il presidente della piccola industria casertana ha espresso la sua soddisfazione sull’accordo “Il rinnovo dell’accordo – ha commentato Andrea Funari  – mette a disposizione delle pmi prodotti e strumenti finanziari che rispondono a una visione organica delle esigenze di sviluppo delle imprese e va sicuramente nella direzione di un ulteriore miglioramento del rapporto tra banca e impresa. I punti chiave dell’accordo sono tre ed estremamente significativi: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa, i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda”.

di Alessandro Dorelli

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