Un quarto della popolazione della Somalia e’ sfollato alla ricerca di cibo e assistenza in seguito alla gravissima carestia che ha colpito il Corno d’Africa. Lo riferisce un rapporto sulla situazione nel Paese elaborato da Caritas Somalia, che coordina gli aiuti in arrivo dalle Caritas di tutto il mondo e da altre organizzazioni per aiutare le popolazioni in Somalia e gli sfollati somali in Kenya e in Etiopia. ”Nel centro-sud della Somalia l’esigenza primaria e’ l’accesso immediato al cibo.
Le persone colpite dalla siccita’ hanno urgente necessita’ di acqua potabile, servizi igienici, assistenza sanitaria, protezione, riparo e sostentamento”, vi si legge. ”Il Programma Alimentare Mondiale (Pam) e un certo numero di agenzie umanitarie sono stati espulsi dalla maggior parte del centro-sud della Somalia negli ultimi due anni. Questo ha lasciato un vuoto enorme in termini di fornitura di cibo”, ricorda Caritas Somalia, citata dall’agenzia vaticana Fides. Il Situation report descrive una situazione umanitaria estremamente drammatica: ”La ricerca di cibo e assistenza ha provocato un massiccio spostamento di popolazione, con la migrazione dei pastori e dei contadini poveri, sia all’interno della Somalia centro-meridionale sia in Kenya ed Etiopia. Un quarto della popolazione della Somalia e’ sfollato, percorrendo grandi distanze a piedi, a dorso di mulo o impiegando i loro ultimi risparmi per ottenere un passaggio su camion sovraffollati”. ”Le famiglie in fuga dalle aree colpite dalla siccita’ sono costrette ad abbandonare gli anziani, i malati, i bambini piu’ deboli e le donne incinte. Spesso devono lasciarsi alle spalle i corpi dei loro cari lungo la strada. Coloro che riescano a giungere a destinazione, arrivano in condizioni spaventose: esausti, malnutriti e in preda a malattie, come malaria e morbillo. Molti di loro sono stati attaccati da banditi armati, sottoposti a ogni forma di violenza e depredati dei loro miseri averi”, viene sottolineato. L’accento viene posto anche sulle tensioni interne e gli scontri che, come ha sottolineato ieri anche Benedetto XVI all’Angelus, aggravano le conseguenze della terribile carestia. ”Data la sensibilita’ e i rischi associati nella fornitura di aiuti umanitari in Somalia – viene spiegato – le comunicazioni circa gli interventi in programma devono essere limitate al minimo indispensabile”. Secondo l’organizzazione cattolica, comunque, ”gli Shabaab stanno permettendo a diverse ong di fornire assistenza umanitaria in alcune delle aree sotto il suo controllo nella zona centro-meridionale della Somalia. Tra queste organizzazioni vi sono Cicr (Comitato Internazionale della Croce Rossa), Kuwait Direct Aid and Muslim Aid”. Caritas Somalia sta attualmente sostenendo i partner locali che assistono le famiglie sfollate nei centri maggiori, ”con l’invio di cibo, medicine, alimentazione terapeutica e tende”.