Al via a Casal di Principe (Caserta) il Campo nazionale Giovani della Fim Cisl su legalità e lavoro. Il campo, che si svolge nella terra di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso il 19 marzo del 1994 dalla camorra perché impegnato nell’educazione alla legalità e nel contrasto al potere criminale del clan dei Casalesi, vedrà la partecipazione di 30 delegati sindacali under 35 provenienti da tutte le regioni italiane. L’iniziativa si inserisce nel solco dell’impegno che la Fim, sindacato dei metalmeccanici, da anni porta avanti sui temi della legalità, della formazione e della partecipazione civica. Il Campo sarà anche l’occasione per rafforzare il rapporto con la rete associativa impegnata nell’economia civile e in particolare nel territorio dell’agro aversano con il Consorzio NCO (Nuova Cooperazione Organizzata), che si occupa di servizi alla persona e utilizzo dei beni confiscati alla camorra per uso produttivo e sociale, in un’ottica finalizzata a restituire alla comunità locale i beni confiscati alla camorra e a creare lavoro nel rispetto dei diritti dei produttori, dei consumatori e dell’ambiente. I giovani delegati della Fim saranno così impegnati nei terreni agricoli confiscati alla criminalità nella vendemmia e nella manutenzione dei vigneti. L’iniziativa si chiuderà il 6 settembre a Carinola (Caserta), presso la Cleprin, azienda leader nella produzione di detergenti per uso professionale, in prima linea contro il racket e distrutta da un incendio doloso nel 2015, con l’intervento del segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli.

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