Oggi è un giorno fortunato per il sindaco di Orta di Atella Andrea Villano. Nel civico consesso si parlerà finalmente di un argomento a lui “familiare”, l’urbanistica. In verità ingegnere-imprenditore è più esperto di edilizia ma la mozione per la revoca del Puc presentata dai consiglieri veramente di opposizione Vincenzo Gaudino, Vincenzo Russo, Enzo Tosti e Marilena Belardo porterà in ogni caso il primo cittadino sul “suo terreno”. Su una materia che mastica. Per la verità ne ha masticato più in passato quando ha mangiato con ingordigia gonfiando le sue tasche di soldi con redditizie operazioni immobiliari. Insomma per uno come l’ingegnere-costruttore Villano confrontarsi sul Piano urbanistico comunale sarà una passeggiata. Quelli dell’opposizione vera non avranno scampo. Però c’è un però. Grande come un palazzo in via San Nicola (nella foto). Il terreno su cui è sorto l’immobile era di proprietà fifty-fifty della F.A.G.G. Costruzioni Srl e della signora Grazia Frignola, moglie del primo cittadino. Da chi è composta la società? Lo abbiamo svelato di recente. Da due coppie di coniugi che detengono il 25% delle quote a testa. La prima coppia è formata proprio da Villano e da sua moglie. Gli altri coniugi sono Giuseppe Comune e Angelina Anatriello. Nel corso degli anni tra gli amministratori unici si è alternata un’altra coppia: Francesco Piccirillo del Pd e la moglie Carmela Cinquegrana.

Si noti come le consorti dei politici ortesi siano animate da un forte e irrefrenabile spirito imprenditoriale. Un’altra consorte-imprenditrice è infatti lady Brancaccio che è stata in affari con il padre dello stesso Piccirillo. Quella di quest’ultimo è una vera e propria famiglia di manager-aziendali: lo sono stati lui, la moglie e il padre. Tutti durante il boom edilizio. Ed è proprio in quegli anni che viene posta la prima pietra del palazzo di via San Nicola. La F.A.A.G. e la moglie del sindaco Villano ottengono il 6 settembre del 2004 la concessione edilizia n. 163. Chi la concede? Sempre loro: il duo Nicola Arena-Nicola Iovinella. Vasco Rossi si è ispirato a loro quando ha scritto il celebre brano “Siamo solo noi”. E quando ci sono di mezzo Arena e Iovinella (oggi strettissimo collaboratore del primo cittadino) accadono sempre disastri. Non a caso l’immobile di via San Nicola che ha fruttato ai costruttori circa 800mila euro intascati in gran parte da Villano e consorte va demolito. Ci dispiace dirlo agli attuali ignari proprietari. Ma c’è poco da fare. Lo stabile è abusivo.

Ed in infatti il Puc lo classifica nella zona urbanistica degli immobili non legittimi (Cc). Come potete vedere dalla tavola 8 del Prg il fabbricato (perimetro blu) è stato costruito in gran parte su un’area standard. Su quella zona doveva sorgere un’area verde attrezzata con un centro sociale. E proprio per questa grave e palese irregolarità nel Puc (vedi tavola 9) viene classificato in zona Cc (fabbricati da demolire). Dalla sovrapposizione tra la tavola 9 del Puc e la tavola 8 del Prg con la planimetria degli immobili emerge con chiarezza che il palazzo è stato costruito su aree diverse da quelle dichiarate nella pratica edilizia. Oltre all’abuso si prefigurerebbe anche un falso in atti. Infatti se sulla carta risulta che il fabbricato si trova in zona edificabile (C1) in realtà è stato costruito su un lotto di terreno che per una piccola porzione è edificabile e in gran parte è zona standard. Lo rileva il Puc senza ombra di dubbio. Per inciso il primo cittadino fino al 2017 è stato anche il responsabile tecnico della F.A.G.G. Costruzioni.

Ci sarebbe da segnalare che quantunque il palazzo fosse stato costruito su un’area interamente edificabile sarebbe stata necessaria prima la lottizzazione. Che non c’era (altra illegittimità). Ma preferiamo non infierire perché ad Orta di Atella dagli anni del sacco della città è diventato “legale” costruire senza lottizzazione. Il rosario degli abusi è ancora più lungo. Il permesso di costruire n. 163/2004 autorizzava la realizzazione di quattro appartamenti per un totale di 736 metri cubi. A vista d’occhio sembra che la cubatura sia almeno più del doppio (basta guardare la foto). Non solo la concessione era già illegittima alla fonte ma c’è stato anche un consistente incremento della cubatura in difformità alla licenza edilizia. Tutto dimostrabile attraverso il Piano urbanistico comunale. Ma come abbiamo detto all’inizio oggi è un giorno fortunato per il sindaco Villano. In consiglio si parla del Puc. Quale sede migliore per dire che si tratta delle solite bugie di chi fa “violenza psicologia” sugli amministratori comunali?

Mario De Michele

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