Sul blocco dell’ascensore in cui e’ morto l’ospite della casa di riposo ha aperto un’inchiesta la Procura di Torino. Ma non e’ la prima indagine che riguarda la San Vincenzo di Torino: un’altra, avviata da tempo, riguarda tre casi mortali di legionellosi, l’ultimo dei quali si era avuto nel 2009.
Su entrambi i casi titolare delle indagini e’ il pubblico ministero Raffaele Guariniello. La legionellosi (detta anche ‘morbo del legionario’) e’ provocata da un batterio che di solito si annida nelle tubature di grandi complessi edilizi come ospedali e alberghi. Guariniello aveva disposto due consulenze tecniche per fare luce sulle cause delle patologie, su un legame con le condizioni delle tubature e sulle eventuali responsabilita’ e ha indagato in stato di liberta’ due persone per omicidio colposo e omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Una di loro e’ Paolo Garoglio, amministratore della clinica che ha anche l’incarico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. L’indagine ha comportato il sequestro di 280 cartelle cliniche, alcune delle quali sono risultate ”incomplete o con correzioni illegibili”, dicono dalla Procura. Soltanto su 89 di questi pazienti e’ stato effettuato l’esame di urocoltura e 75 di questi hanno dato esito positivo, riportando tracce di infezioni da micro-organismi. Proprio l’elevata incidenza di questi casi sul campione ha fatto pensare che vi sia una correlazione tra lo stato della struttura e l’insorgere della malattia.