Un altro record negativo al pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini. Il nosocomio della Pignasecca ha registrato cifre da record per la quantità di barelle presenti e il numero di sanitari refertati in seguito ad aggressioni fisiche da parte degli accompagnatori dei pazienti. Nel giro di una notte, appunto, sono state allestite 16 barelle per ricoverare i pazienti nel pronto soccorso, sistemandoli anche lungo i corridoi e vicino gli ascensori. Ricoveri impropri perché i degenti devono essere assistiti nei reparti e invece a causa dell’indisponibilità dei posti letto, sono stati allocati in via emergenziale nel pronto soccorso che è dotato di 10 postazioni. Questa condizione ha comportato la mancanza di presidi e bocchette per l’ossigeno per la totalità dei pazienti che, di fatto, erano in sovraffollamento. Non solo. I tempi di attesa, prolungati dall’eccessiva quantità di utenza ricoverata, hanno fatto esplodere la rabbia di parenti e familiari che si sono accaniti contro il personale ospedaliero aggredito a più riprese.

Sono stati 8 i sanitari refertati per percosse, tra cui 3 medici e 5 infermieri sebbene nessuno di questi con prognosi superiore a 3 giorni è nessuno che in seguito a schiaffi, spintoni e strattonamenti, abbia abbandonato il posto di lavoro. La nottata da bollino rosso ha convinto i sanitari a scrivere al ministro della salute Giulia Grillo che pochi giorni fa, si era recata in visita al Vecchio Pellegrini. «Il ministro Grillo ha rilevato che al sovraffollamento si associa la mancanza degli spazi per cui l’esiguo personale è costretto a lavorare in spazi ridottissimi con pericolo di aggressioni e di contaminazioni in assenza di qualsiasi sicurezza per lavoratori e utenti» spiega Antonio Eliseo del sindacato Rsu Asl Napoli 1.

 

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