Nella mattinata odierna la Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto la custodia in carcere di 12 indagati per i tre delitti relativi alla prima faida di Scampia. Si tratta degli appartenenti al clan di Cosimo Di Lauro, accusato di essere il mandante degli omicidi di Raffaele Duro, Salvatore Panico e Federico Bizzarro. L’omicidio di Bizzarro e Duro maturano nel periodo immediatamente antecedente la guerra tra clan scoppiata nel medesimo anno nell’area nord di Napoli, mentre l’omicidio di Bizzarro, a opera di Gaetano De Pasquale venne perpetrato all’inizio stesso della faida, dopo soli tre giorni dallo scoppio del conflitto, che coincide con il duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, due dei principali luogotenenti e killer rimasti fedeli a Cosimo Di Lauro. Le attività di indagine – fondate su dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni ed un’ampia messe di riscontri – hanno consentito di ricostruire mandanti ed esecutori materiali degli eventi delittuosi e soprattutto di individuare una precisa causale per ciascuno di essi. La figura di Cosimo Di Lauro emerge come mandante degli omicidi di Raffaele Duro e Salvatore Panico, nonché di quello di Federico Bizzarro per colpire il clan dai vecchi referenti territoriali di Mugnano e di Melito. Gaetano De Pasque invece venne sequestrato e poi ucciso dagli scissionisti, con modalità particolarmente efferate, per il timore che si riveli una spia di Di Lauro, capace di indicare ai gruppi di fuoco del Terzo Mondo i covi degli avversari.
I soggetti colpiti da misura cautelare sono i vertici dell’epoca sia del clan Di Lauro che degli esponenti delle famiglie scissioniste. In carcere sono finiti Cosimo Di Lauro, Arcangelo Abete, Enzo Notturno, Antonio Montanino, Gennaro Marino, Ciro Mauriello, Rito Calzone, Cesare Pagtano, Ciro Caiazza, Lucio Carriola, Carmine Pagano.