Più che scuole di una nazione “normale” sembrano edifici colpiti dai bombardamenti di un Paese in guerra. Gli istituti di Orta di Atella versano in condizioni disastrose. Dal recente avvento della commissione straordinaria, inviata per lo scioglimento del consiglio per camorra, sono scoppiati casi clamorosi da far rabbrividire qualsiasi persona mediamente civile. La terna, composta da Franca Buccino, Maria Rosa Falasca e Lucia Guerriero, non ha avuto nemmeno il tempo di insediarsi che si è trovata ad affrontare le gravi problematiche riguardanti l’edilizia scolastica ereditate dall’amministrazione targata Andrea Villano.

Non a caso uno dei primi provvedimenti adottati dai commissari è stata l’ordinanza di chiusura dal 13 al 16 novembre della scuola media Massimo Stanzione che ospita circa 900 alunni. L’istituto sta diventando un rudere con infiltrazioni d’acqua, muffa in molte aule e stanze e addirittura un solaio pericolante. Riaprirà i battenti solo al termine dei lavori iniziati celermente. Se la scuola media piange, il plesso Ferrara delle elementari ha poco da stare allegro. Basta uno sguardo alla palestra, che si trova in una struttura a parte, per avere l’impressione di vivere nel terzo mondo. Infiltrazioni d’acqua praticamente dappertutto, pareti devastate, plafoniere circondate da laghi. L’incolumità dei ragazzi è perennemente a rischio. Al piano superiore in caso di pioggia serve l’intervento dei pompieri. L’acqua penetra da aperture, buchi per essere espliciti, presenti sotto le finestre (guarda le foto in basso). Stamattina, così come già avvenuto con la Stanzione, c’è stato un blitz dei carabinieri guidati dal comandante Antonio Di Resta. E i commissari straordinari hanno disposto un sopralluogo. All’esterno della scuola media si sono radunate molte mamme.

Torniamo alla palestra della Ferrara per segnalare un altro aspetto in perfetto stile ortese. Nelle ore preserali la struttura viene utilizzata dalle società di volley e pallamano, sloggiate dal palazzetto dello sport perché inagibile (c’è un’inchiesta penale in corso). Non si riesce a comprendere come sia possa praticare sport in una struttura del genere. Giocare a pallavolo e pallamano in quelle condizioni appare impossibile. Al limite va bene per la pallanuoto. Peraltro, a quanto ci risulta, la società di volley incasserebbe anche una retta mensile dagli iscritti. Gli introiti vengono dichiarati? Un controllo non sarebbe male. Vista l’attuale situazione, al posto della palestra si potrebbe costruire un mega acquario. Assumendo un docente specializzato gli studenti potrebbero seguire interessanti lezioni di ittiologia.

Sul finire ci sorge una domanda spontanea: com’è stato possibile che gli istituti ortesi si siano ridotti così? Mai risposta fu più facile. Basta fare due nomi, quelli dell’ex assessore alla Pubblica distruzione Katia Sorvillo e dell’ex consigliere di maggioranza Antonio Arena (sempre “attento” alle problematiche delle scuole). Con il settore nelle loro mani è già un miracolo che gli edifici scolastici non siano stati trasformati in un negozio di bigiotteria e in una palestra di fitness.

Mario De Michele

 

LE FOTO DELLO SCEMPIO

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