CASTELLAMARE DI STABIA – ”Da covo del crimine e del malaffare a casa della non-violenza e dell’accoglienza: la camorra si combatte, e si batte, con iniziative concrete dal forte valore simbolico”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, a margine della cerimonia di consegna delle chiavi di un appartamento, un tempo appartenente al boss Liberato Paturzo, esponente del clan D’Alessandro, ai volontari dell’Associazione ‘Casa della pace e della non-violenza’ che gia’ hanno in gestione altri due immobili confiscati nello stesso stabile.
”L’abitazione, di circa cento metri quadrati, sita nel Centro storico cittadino, sara’ destinata a front-office e centro di prima accoglienza e andra’ ad aggiungersi alle strutture dell”Asharam Santa Caterina’ che offrono un tetto ad oltre dieci donne dell’Est Europa. Da oggi, grazie a questa nuova sistemazione, sara’ possibile accogliere un maggior numero di immigrati e non piu’ solo donne, come accaduto finora”, ha aggiunto Bobbio. Per il primo cittadino, ”si tratta di una iniziativa che ha un significato di grande impatto sul fronte della lotta all’illegalita’ e alla camorra” perche’ conferma, con la forza dell’esempio, che ”il crimine non paga” e sottolinea, una volta di piu’, che ”lo Stato, nelle sue varie articolazioni sul territorio, a cominciare dall’Amministrazione comunale, e’ in prima linea per l’affermazione dei principi di legalita’ e di giustizia. Aver riaperto, dopo due anni, un immobile confiscato a un esponente della criminalita’ locale e destinarlo a scopi sociali, facendolo vivere grazie allo straordinario lavoro di tanti giovani, cui va il mio plauso e il mio ringraziamento, e’ un ulteriore duro colpo inferto da quest’Amministrazione alla bestia camorrista”, ha concluso Bobbio.