Dopo quella di ieri nel carcere di Salerno, una nuova protesta è scoppiata oggi ma stavolta in quello di Poggioreale, dove decine di detenuti sono saliti sui muri e hanno bruciato materassi chiedendo provvedimenti contro il rischio dei contagi da Coronavirus all’interno della struttura. “Tensioni simili si starebbero verificando anche negli istituti di detenzione di altre città”, riferisce Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Come ieri la motivazione della protesta sarebbe scoppiata dopo l’annunciata sospensione dei colloqui per l’allerta Coronavirus. Gli agenti della polizia penitenziaria stanno tentando di domare la rivolta. Sul posto anche il Questore di Napoli Alessandro Giuliano e le altre forze dell’ordine. “Questi avvenimenti sono il sintomo di un sistema al collasso – dichiarano il segretario regionale Sinappe Pasquale Gallo e il segretario nazionale Luigi Vargas – Da troppo tempo arrivano segnali parossistici che il Sinappe e gli altri sindacati hanno evidenziato ai vertici politici chiedendo un sostanziale aumento di risorse umane e mezzi onde poter ripristinare quel minimo di sicurezza indispensabile a chi opera a tutela della collettività, come gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria. Servono interventi urgenti non più rinviabili”.

 

 

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