Il nodo del Bilancio ad Aversa, ruolo ricoperto fino ad una decina di giorni fa da Nico Carpentiero e revocato dal sindaco Alfonso Golia, era già stato sciolto con la new entry in giunta di Francesca Sagliocco, già assessore nel primo esecutivo di Enrico De Cristofaro. Gli ulteriori posti vacanti lasciati dall’ex vicesindaco Luigi Fadda e dalla prima ad uscire dall’Esecutivo aversano Mena Ciarmiello. La delega all’Ambiente, ricoperta da quest’ultima andrà a Elena Caterino, attuale consigliere comunale del Pd, mentre le Attività Produttive e Affari Generali, affidati precedentemente a Fadda, andranno all’avvocato Mario De Michele.

A tal proposito Imma Dello Iacono, firmataria con altri 4 consiglieri comunali del documento molto critico nei confronti del primo cittadino Alfonso Golia, diffuso dopo la revoca dell’assessore al Bilancio, commenta così le nuove nomine: “In linea teorica qualsiasi nome può andar bene, il problema è la mancanza di programmazione”. Poi la Dello Iacono torna sulla faccenda della revoca dell’ex assessore al Bilancio: “La revoca a Carpentiero è avvenuta con modalità discutibili e ancora non riusciamo a capire, visto che fino a quel momento c’è stata massima collaborazione, il perché di una simile decisione. L’abbiamo detto: ci è dispiaciuto sia dal punto di vista umano che professionale perché Carpentiero voleva portare avanti quell’operazione verità che fin dal primo momento era stata condivisa da tutti. Questa vicenda ha portato alla luce i gravi problemi nella comunicazione e ci ha portati a credere di essere stati totalmente delegittimati del nostro ruolo”. Secondo il consigliere comunale di maggioranza “il sindaco in pubblico dice di avere una visione di città, la stessa che ha spinto tutti noi a intraprendere questa strada, ma poi non si rispecchia nei fatti. Ad Aversa attualmente manca una programmazione per la gestione della Res Publica e nonostante tutti i nostri sforzi per stilare dei progetti nelle commissioni, questi vengono poi modificati o ignorati dal sindaco. Non c’è condivisione di programmi e l’amministrazione comunale non riesce ad essere incisiva, non riesce a dare risposte ai tanti problemi della città di cui soffrono i cittadini”.

Luigi Viglione

 

 

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