Ad ucciderla non sarebbero state le conseguenze di un incidente stradale avvenuto in mese prima, mentre era in compagnia della sorella, ma le botte subite durante il lockdown. Al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri di Casavatore (Napoli) hanno arrestato, con l’accusa di omicidio preterintenzionale, un uomo di 47 anni, compagno di Lucia Caiazza (foto), la 52enne deceduta nell’ospedale di Frattamaggiore (Napoli), lo scorso maggio, dov’era giunta due giorni prima in preda a forti dolori all’addome. Inizialmente il decesso venne messo in relazione a un incidente stradale, avvenuto l’11 aprile. Il medico di base al quale la donna (che non denunciò mai le violenze) si era rivolta a causa dei dolori sospettò che si trattasse di calcoli renali. Dall’esame autoptico, è emerso che il decesso è riconducibile alla lacerazione traumatica della milza. Per gli inquirenti a provocare quel trauma sarebbero stati i calci sferrati dal compagno 47enne. Saranno adesso le indagini in corso a ricostruire nei dettagli quei tragici fatti.