PIEDIMONTE MATESE –  Domani importante riunione dei partiti che hanno dato vita al tavolo politico amministrativo alla “Piedimonte democratica” bis con le forze della coalizione che, la scorsa settimana, hanno approvato la ricandidatura del sindaco uscente Vincenzo Cappello. Due gli adempimenti chiave della neocoalizione presso la sede storica dell’ex dc in piazza Roma : la stesura del nuovo programma amministrativo e l’indicazione delle candidature alla carica di consigliere o almeno dei criteri –indirizzi per la formazione della nuova compagine guidata dal sindaco in carica,Cappello.

Problema non facile è soprattutto la designazione dei nuovi pezzi per la costruzione del nuovo mosaico della lista. Il primo scoglio con il quale le forze politiche devono superare è quello costituito dalla ufficiosa ricandidatura, stando da quello che trapela, dei consiglieri uscenti salvo Massi, Rino Bologna e a valle dell’intera giunta( dubbi sul bis della candidatura dell’attuale assessore ai servizi sociali-328 ed attività produttive, Domenico Ferraiuolo).

Altra posizione più delicata sembra essere quella del presidente del consiglio comunale uscente ed ex assessore della giunta provinciale De Franciscis, Renato Ricca). Insomma i margini di manovra sono abbastanza limitati con un blocco quasi intatto dell’assetto della maggioranza in carica e negli spazi( le candidature sono state ridotte a 16 a fronte dei venti del passato) che si creeranno dovranno essere riempiti dalle indicazioni delle forze di sostegno( oltre al Pd- architrave della maggioranza, i socialisti, i popolari –Udeur, Rifondazione comunista, e Sinistra- Ecologia e Liberta-SEL). Ma a complicare le cose è la vicinanza alla maggioranza in termini di candidatura della posizione del consigliere di minoranza Pdl,Nicola De Girolamo ex assessore più volte nelle giunte Sarro, tra i referenti locali maggiori delle posizioni del presidente del consiglio regionale Paolo Romano. Una ipotesi di candidatura che sembrerebbe mal digerita soprattutto da Rifondazione e da Sel intenzionate a fare fronte comune su questa spinosa questione. Ma il malumore si potrebbe allargare.

Michele Martuscelli

 

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