«Oggi è una festa della Liberazione dal sapore particolare perché dopo oltre 70 anni è tornata la guerra in Europa». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della cerimonia per la Festa della Liberazione celebrata in piazza Carità dove sono state deposte corone ai piedi della stele dedicata a Salvo D’Acquisto. Manfredi ha sottolineato che «se da un lato ricordiamo la Resistenza italiana e la lotta per la liberazione del Paese dall’invasione nazista, oggi allo stesso tempo siamo vicini al popolo ucraino che si sta battendo per difendere la propria terra. Quindi è un momento particolare – ha aggiunto – che ci deve far capire che la libertà si conquista ogni giorno, che va difesa e che i principi di democrazia vanno sempre tutelati e consacrati con l’impegno delle persone». Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto, Claudio Palomba, l’assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcone, e rappresentanti delle forze dell’ordine e militari. Presente anche l’Anpi con, tra gli altri, il presidente onorario, Antonio Amoretti, l’ultimo partigiano di Napoli. In piazza anche diverse bandiere della pace. Sul finire del cerimonia alcuni cittadini hanno intonato il canto della liberazione Bella Ciao. Il sindaco Manfredi ha commentato anche la decisione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di celebrare oggi l’anniversario della Liberazione ad Acerra: «È molto importante perché i principi democratici e di difesa della libertà non sono una prerogativa solo del Nord Italia ma di tutto il Paese e il Sud e la Campania hanno dato un contributo straordinario», ha detto sottolineando che «le Quattro Giornate di Napoli, i fatti di Acerra e tanti altri episodi dimenticati che abbiamo in Campania e in tutto il Sud d’Italia dimostrano che c’è stata una resistenza di popolo».