“Io ho come obiettivo l’eliminazione della protezione speciale, perché si tratta di un’ulteriore protezione rispetto a quello che accade al resto di Europa. C’è una proposta di maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. E’ complessa ed è normale che ci siano diversi emendamenti”, ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine della missione in Etiopia parlando delle modifiche al dl migranti. La premier ha anche parlato del caso Uss. “Sicuramente il fatto è abbastanza grave, mi riservo quanto torno di parlarne col ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose, sicuramente ci sono anomalie. La principale anomalia credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo ai domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenere la decisione anche quando c’era una decisione sull’estradizione: quindi credo che il ministro abbia fatto bene ad avviare un’azione disciplinare e quindi bisogna fare chiarezza”. “Io sono sempre stata convinta che la pluralità anche all’interno del centrodestra sia un arricchimento più che un problema. Il punto è la volontà di camminare insieme, quella volontà io la vedo fermo restando quella volontà ci sono anche sfumature diverse, questo è più facile oggi farlo con i partiti, quello che succederà domani nessuno è in grado di dirlo”. “Non so dare una data precisa ma posso dire che noi rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite” dall’Europa e “la prescrizione della Commissione Ue è agosto”, ha detto ancora la premier prima di lasciare Abeba a chi le chiede quando sarà presentato l’aggiornamento del Pnrr insieme al nuovo capitolo RepowerEu. “Non è un lavoro facile” e “per le modifiche del piano ci prendiamo il tempo che è necessario a ottenere il vero obiettivo, che non è fare i primi della classe e presentare una settimana prima il lavoro ma presentare un lavoro che ci consenta di spendere al meglio le risorse”. “Ad Addis Abeba ho avuto il piacere di incontrare anche il Presidente somalo Hassan Mohamud – aveva scritto su Twitter la presidente del Consiglio -. La Somalia troverà sempre nell’Italia un partner privilegiato e solido nel sostenere gli sforzi volti a rafforzare le istituzioni somale e la stabilità dell’intero Corno d’Africa”. Impegnata in una missione ad Addis Abeba, la premier è tornata al Palazzo nazionale per il trilaterale con il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed Ali e con il presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud. Subito dopo, prima di concludere la missione, la premier in visita all’istituto onnicomprensivo Galileo Galilei della capitale etiope, la più grande scuola italiana all’estero con circa 900 studenti.

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