La Procura di Padova ha chiesto ad una coppia di donne omosessuali di rettificare l’atto di nascita della propria figlia attraverso la cancellazione del nome della madre non biologica. Il Comune di Padova ha fatto sapere che l’atto è relativo ad una bimba registrata il 30 agosto 2017, la prima in assoluto di una coppia omosessuale. Al momento nei registri comunali della città veneta si contano 33 atti di nascita di altrettanti bambini nati da coppie omosessuali. In tutti i casi si tratta di bimbi registrati con ‘due mamme’. Non sono infatti presenti casi di bambini figli di coppie composte da due uomini. “C’è un vuoto legislativo gravissimo rispetto al quale il Parlamento dovrebbe legiferare ma fino ad ora non lo ha fatto, lo hanno chiesto a gran voce molto colleghi Sindaci anche di parti politiche diverse. Quello che dico alle forze politiche è di mettere da parte la battaglia ideologica e pensare solo ai bambini”. L’ha dichiarato in una nota il sindaco di Padova Sergio Giordani dopo che la Procura di Padova ha dichiarato illegittimo un atto di nascita di una bimba, registrata con due mamme. “Sono sereno e convinto delle scelte fatte. Dal 2017 trascrivo gli atti di nascita delle bambine e dei bambini figli di due mamme. È un atto di responsabilità verso questi piccoli perché non accetto il pensiero che ci siano bambini discriminati fin da subito e appena nascono nei loro fondamentali diritti – ha poi proseguito – Lo abbiamo sempre tempestivamente comunicato alla Procura di Padova dopo ogni atto senza avere mai controdeduzioni. Ci sono momenti nei quali un Sindaco è da solo con la sua coscienza e la costituzione e deve decidere nell’interesse primario di chi ha davanti, per me e ritengo per la Costituzione l’interesse di questi piccoli era quello da mettere al centro”.