E’ morta Maria Vittoria Prati, 66enne ricercatrice del Cnr che guidava l’auto esplosa mentre percorreva la Tangenziale di Napoli lo scorso venerdì 23 giugno. La donna aveva riportato gravi ustioni su tutto il corpo ed è deceduta dopo quattro giorni di ricovero nel Centro Grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli, dove era stata immediatamente trasportata dopo l’incidente. Resta ricoverato in gravi condizioni Fulvio Filace, 25enne studente dell’Università Federico II e tirocinante al Cnr, anche lui nell’auto realizzata nell’ambito di un progetto sperimentale per la conversione delle auto convenzionali in veicoli ibridi-solari. Ancora da chiarire le cause dell’esplosione che ha distrutto l’auto e causato la morte della ricercatrice e il ferimento grave del tirocinante. Sull’accaduto la Procura di Napoli ha aperto un’indagine. Maria Vittoria Prati, da trent’anni all’istituto motori del Cnr di Napoli, ingegnere, era considerata un nome di riferimento nel campo dello studio delle emissioni e dell’utilizzo di combustibili alternativi. Con lei, sull’auto sperimentale ad alimentazione ibrida (gasolio più energia da un pannello solare) che è esplosa, c’era il laureando 25enne Fulvio Filace, anche lui ricoverato dopo l’incidente nel reparto grandi ustionati del Cardarelli. Oggi il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico e domani è in programma per lui una nuova operazione. La sua prognosi resta riservata. Sull’episodio la procura di Napoli ha aperto un’inchiesta, per ora contro ignoti, nell’ambito della quale è stata sottoposta a sequestro un’auto-prototipo ‘gemella’ di quella distrutta, da sottoporre all’esame dei periti insieme ai resti dell’incidente.

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