Nella zona dei Campi Flegrei la possibilità di un’eruzione a lungo termine è pari all’11%: nello specifico, un’eruzione esplosiva ‘piccola’ può essere ipotizzata intorno al 60%, ‘media’ al 25% e ‘grande’ al 4%. Ma quando potrebbe esserci un’eruzione? Se fosse a breve termine i livelli di monitoraggio dovrebbero registrare anomalie, che invece non ci sono, ma si tratta di fenomeni naturali, e quindi imprevedibili. Sta di fatto che i sismi legati al bradisismo ai Campi Flegrei sono in aumento: 4.488 negli ultimi 12 mesi e ben 880 solo nell’ultimo mese di giugno. E’ dal 2012 che i Campi flegrei sono entrati in un livello di allerta gialla, di attenzione, che precede quelli arancione e rosso, di preallarme e allarme. La fase di attenzione richiede un maggior monitoraggio oltre che una costante informazione ai cittadini: se si dovesse passare alla fase di preallarme, verrebbe dichiarato lo stato di emergenza che porterebbe all’allontanamento (autonomo o assistito) dalle zone a rischio di oltre un milione di cittadini verso punti prestabiliti, secondo un piano di esodo rimodulato di recente dal Comune di Pozzuoli e dalla Regione Campania. Su questa seria problematica abbiamo intervistato Antonio Caso, deputato del Movimento 5 Stelle. Il pentastellato è intervenuto in aula per chiedere al governo misure concrete per la sicurezza dell’area flegrea.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA AD ANTONIO CASO