Presso la Sala conferenze dell’Hotel del Sole in piazza Mazzini, si è svolto ieri sera il convegno “Scenari internazionali: venti di pace o di guerra?”, promosso dal Club Rotary “Aversa Terra Normanna”, presieduto da Carlo Maria Palmiero. L’evento ha visto la partecipazione di illustri relatori, tra cui il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, e Stefania Battistini, inviata Rai in Ucraina, attualmente sotto scorta a causa delle sue inchieste sulle tensioni internazionali.

Ad aprire il panel è stato l’Onorevole Stefano Graziano, capogruppo Pd della Commissione Difesa, che ha introdotto il dibattito riflettendo sulla delicata situazione geopolitica attuale. “Dopo 70 anni di pace in Europa – ha sottolineato – è inevitabile non pensare a quanto il nostro continente e, più in particolare, l’Italia, si trovino al centro di un panorama bellico di alta tensione. Se prendiamo come esempio un compasso che traccia un cerchio sempre più ampio attorno a noi, vediamo un contesto sempre più critico: a pochi chilometri dal Mediterraneo assistiamo a scenari belligeranti come la guerra tra Russia e Ucraina, le tensioni in Kosovo, il conflitto israelo-palestinese, le crisi nel Sahel e nel Nord Africa. Di fronte a questo quadro, è fondamentale che l’Europa adotti un intervento di pace deciso e coordinato”.

Il Generale Masiello, nella sua analisi geopolitica, ha posto l’accento sul ruolo strategico del Mediterraneo: “Il Mediterraneo, che l’Italia, uno dei paesi più belli al mondo, ha il privilegio di avere, è oggi piuttosto agitato da conflitti di rilievo che dovrebbero spingerci a una riflessione più accurata e profonda”. Il Generale ha offerto una panoramica dettagliata sugli scenari bellici attuali, sottolineando la necessità di trovare un accordo di pace ampia e duratura su una base politica internazionale seria. Ha poi ipotizzato che, con le prossime elezioni americane, potrebbe emergere un quadro più lineare e chiaro, anche nelle relazioni tra Russia e Ucraina.

A chiudere il convegno è stata Stefania Battistini, che ha condiviso la sua esperienza diretta sul campo, raccontando le difficoltà del suo lavoro di cronista in Ucraina. La giornalista ha descritto la durezza del conflitto, offrendo uno spaccato toccante della realtà ucraina: “Le donne che, dopo aver scritto poesie di pace, si trovano costrette a preparare molotov per difendere la loro libertà. Non si tratta di nazionalismo, ma di una lotta per la loro libertà, per il diritto di scegliere e vivere”.

Il convegno ha rappresentato un momento di confronto e riflessione su uno dei temi più complessi e cruciali del momento, rafforzando l’importanza di una diplomazia attenta e mirata, soprattutto per un paese come l’Italia, profondamente legato agli equilibri del Mediterraneo.

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