Regola numero uno degli enti locali: separazione tra atti di gestione, adottati dai funzionari, e indirizzo politico, impresso dagli amministratori comunali. Una regoletta facile facile imparata anche da uno studente imberbe di Giurisprudenza che abbia superato con un sudatissimo 18 l’esame di diritto amministrativo. Figurarsi un avvocato di medio livello. A maggior ragione tale regola non può non averla scolpita nella mente un legale high level come Alfonso Oliva. Da qui l’enorme sorpresa nel vedere la sua firma, in qualità di vicesindaco, in calce a una comunicazione inviata dal supporto al responsabile del procedimento Luca Luongo ai creditori del comune di Aversa (foto in basso). Oggetto della missiva: “Riconoscimento debito fuori bilancio”. Niente di anomalo. Quello che fa sgranare gli occhi è il contenuto: “Egregio/Gentile collega, con la presente sono a comunicarLe che il Comune di Aversa, ha approvato la proposta di delibera di riconoscimento del credito da Lei vantato in virtù della sentenza (non pubblichiamo il numero per privacy, ndr). La invito, pertanto, a prendere contatti con lo scrivente a mezzo mail (l_luongo@comune.aversa.ce.it) per potere procedere ai necessari e conseguenziali successivi adempimenti per la liquidazione di quanto dovuto. In attesa di un cortese riscontro alla presente, porgo distinti saluti”. Firmato: il supporto al Rup Avv. Luca Luongo e il vicesindaco avv. Alfonso Oliva. Andiamo con ordine. Si tratta di debiti fuori bilancio riconosciuti ai creditori dal commissario prefettizio in seguito a sentenze passate in giudicato. Fin qui tutto in regola. Quello che non torna è la commistione politico-gestionale tra il braccio destro del sindaco Franco Matacena e il supporto al Rup. Essere delegato al Contenzioso non consente ad Oliva di firmare atti che rientrano indiscutibilmente nella sfera dell’attività di gestione amministrativa. Non è nemmeno un’attenuante. È come se una determina fosse sottoscritta dal responsabile del settore e da un componente della giunta. Sarebbe illegittima. Basta chiederlo allo studente imberbe di Giurisprudenza di cui sopra. La domanda è d’obbligo: perché e a quale scopo Oliva firma una comunicazione del comune inviata dal supporto al Rup? Per dare un senso a quello che un senso non ce l’ha, per dirla con un noto cantautore, bisogna leggere con un minimo di attenzione la comunicazione inviata ai creditori. “Egregio/Gentile collega, con la presente sono a comunicarLe che il Comune di Aversa, ha approvato la proposta di delibera di riconoscimento del credito da Lei vantato…”. L’incipit della missiva fa presupporre che la comunicazione sia rivolta ai legali che agiscono per conto dei creditori. Bene. Ma perché il supporto al Rup scrive: “Egregio/Gentile collega”? Un dipendente comunale e un avvocato della controparte non sono colleghi. Sorge il dubbio che sia l’avvocato Oliva a rivolgersi “all’egregio/gentile collega”. E a che titolo il vicesindaco si pone come interlocutore in un provvedimento di esclusiva competenza degli uffici comunali? Non bisogna essere dotati di una massiccia dose di malizia per sospettare che Oliva voglia capitalizzare politicamente un atto gestionale, riguardante peraltro il periodo commissariale. Vi è di più. Come mai un membro dell’esecutivo è andato a ficcare il naso nei nominativi dei creditori? All’assessore al Contenzioso spetta il compito di fornire l’indirizzo politico-amministrativo agli uffici, non quello di affiancarsi al lavoro dei dipendenti comunali. Si chiama ingerenza. Ed è fuorilegge.

Mario De Michele

LA COMUNICAZIONE DEL SUPPORTO AL RUP E DEL VICESINDACO



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