“Con il voto di oggi in commissione Affari sociali sull’adozione di un testo base per l’assistenza psichiatrica, la risorta maggioranza Pdl-Lega ha segnato un passo indietro di quarant’anni. Di fatto il testo votato prevede che il malato di mente venga recluso nei manicomi per lunghi periodi,
anche anni, e non prende minimamente in considerazione la cura della malattia psichica. La reclusione dei malati nasconde la patologia e non la cura”. Lo dice Margherita Miotto capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera. “Nonostante la ferma opposizione delle società scientifiche – prosegue Miotto -, delle Regioni, delle associazioni dei familiari, del terzo settore, del governo (compreso il precedente ministro Fazio) e la nostra ferma contrarietà, Pdl e Lega hanno voluto forzare la mano ricreando il sistema manicomiale per motivi ideologici. Usano un disagio vero per fare facile propaganda, come è già accaduto su altri temi. La malattia psichiatrica in Italia si affronta con le leggi che già ci sono e con gli strumenti normativi come le linee guida e i progetti obiettivo tutela salute mentale che non sono pienamente applicati. Da parte nostra continueremo l’impegno per contrastare in tutti i modi l’iter della legge in commissione”.