La sconfitta alle amministrative “puo’ essere tradotta in un rilancio per il futuro. Ma puo’ diventare un disastro se si fanno mosse sbagliate”. Lo dice Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, in un’intervista a ‘Il Messaggero’ sulla ‘rivoluzione’ che il partito e’ chiamato a compiere. Se sull’ipotesi Montezemolo non c’e’ “nessuna pregiudiziale, ma la affronteremo quando si presentera’ in modo piu’ definito, per Cicchitto la carta da giocare per il Pdl “e’ di aprirlo il piu’ possibile alla societa’, facendo politica, contestando le cose che non condividiamo il governo Monti.

Quindi, un confronto con l’area di centro, dove l’Udc ha mantenuto i voti, ma non ha preso quelli del Pdl”. “Questa operazione -aggiunge- puo’ essere fatta solo con Angelino Alfano, aiutato da Berlusconi e con il sostegno di tutti. Quello che reputo catastrofica e’ un’altra ipotesi. Quella del cosiddetto spacchettamento del Pdl in piu’ soggetti, uno di destra, uno dei dirigenti tradizionali (bad company) e un soggetto novista preso dalla cosiddetta societa’ civile. Questa disarticolazione -conclude- comporterebbe non un rilancio ma l’affossamento del centrodestra. Francamente, mi sembra un modo di tradurre una sconfitta in una rotta”.

 

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