I Carabinieri della Stazione di Castellarano hanno arrestato un 48enne reggiano per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, incendio aggravato e violenza privata. Le vessazioni cui sottoponeva la moglie durante la convivenza non si sono placate dopo la separazione e anzi si sono acuite con assurda ferocia con l’assegnazione alla donna della casa coniugale.

Dopo quest’ultima decisione l’uomo ha messo in atto una serie di gravi condotte delittuose per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Castellarano l’hanno denunciato alla Procura reggiana che, dopo l’ultima ritorsione di dare fuoco alla casa coniugale, ha ottenuto un provvedimento restrittivo di natura cautelare nei confronti del 48enne reggiano. Stamattina il provvedimento e’ stato eseguito. Secondo le risultanze investigative la situazione di sopraffazione, prevaricazione, mancanza di rispetto per la persona e la liberta’ individuale vissuta dalla donna e’ iniziata almeno nel 2010, quando i coniugi erano ancora conviventi. Dai maltrattamenti in famiglia l’uomo, alla fine della convivenza nel luglio del 2011, e’ passato agli atti persecutori. Maltrattava, minacciava e molestava la moglie causandole un perdurante e grave stato d’ansia e di paura. Addirittura arrivava a privare di luce e gas l’abitazione chiudendo i relativi rubinetti dell’acqua, del gas e il quadro dei contatori a chiave; almeno in due occasioni aveva danneggiato la macchina della donna mettendo acqua nel serbatoio, un’altra volta l’aveva spinta giu’ da un dirupo. Allontanava le persone che andavano a far visita alla moglie, diffidava i familiari di presentarsi nell’abitazione; fino all’episodio dell’incendio della casa, lo scorso 9 giugno. Gli episodi sono raccolti in varie denunce che hanno portato all’arresto dell’uomo.

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