I carabinieri del comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un decreto con il quale il Tribunale del capoluogo peloritano, su proposta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto, ai sensi della normativa antimafia, il sequestro dei beni riconducibili ad un imprenditore ritenuto contiguo ad un sodalizio mafioso, attivo nel versante tirrenico della provincia di Messina.
Il sequestro dei beni ha riguardato alcune societa’, appezzamenti di terreno, abitazioni ed autoveicoli, per un valore complessivo quantificabile in circa 70 milioni di euro. L’attivita’ dei carabinieri rientra nel piu’ ampio contesto operativo del desk Interforze, attraverso il quale, dall’anno 2009, la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ha inteso sviluppare in maniera coordinata le attivita’ di individuazione dei patrimoni acquisiti illecitamente, che una volta reimmessi nel circuito legale sono in grado di alterare il sistema economico. I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle ore 11,00 presso il comando provinciale carabinieri di Messina.