NAPOLI – Nei primi sette mesi del 2012 si sono verificati in Campania già 377 incendi, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto stima la Coldiretti sulla base di un’analisi sui dati provvisori del Corpo Forestale dello Stato e di un monitoraggio sul territorio regionale, dove sono andati distrutti almeno mille e trecento ettari di cui mille e cento ettari di superficie boscata e duecento di superficie non boscata, anche se la cifra sembra destinata a salire.

Un fenomeno senza dubbio favorito dalle alte temperature e dalla siccità, ma anche dell’avanzare della superfici forestali che è avvenuto in parte a danno dei terreni agricoli, con l’abbandono delle aree rurali da parte dell’uomo che mette a rischio la sostenibilità del territorio per frane e incendi. Secondo l’ultimo Inventario Nazionale del Corpo Forestale dello Stato, le superfici forestali in Campania interessano un totale di 289.068 ettari, pari al 21,26% della superficie territoriale regionale e al 4,2% della superficie boscata nazionale. Da qui la proposta di Coldiretti di un maggior coinvolgimento degli agricoltori, specie quelli che operano nelle aziende montane. Occorre, in altre parole, cogliere le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale” anche attraverso l’utilizzo di mezzi meccanici agricoli”.

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