Basta con le delusioni di questi ultimi quattro anni. E’ tempo che ci riprendiamo la promessa che noi chiamiamo America. Mitt Romney, nel suo discorso di accettazione della candidatura repubblicana alla Casa Bianca, rilancia lo spirito degli Stati Uniti, il suo ottimismo e la sua voglia di andare avanti.
Chiudendo la kermesse del Grand Old Party, a 67 giorni dal voto presidenziale, attacca a testa bassa Barack Obama. Lo fa contrapponendo al idealismo inconcludente di Barack, il suo sano pragmatismo di padre e nonno, di chi con la sua esperienza di uomo d’affari, e’ capace di salvare il Paese, creare nuovi posti di lavoro, ridare speranze ai giovani. Con un filo di sarcasmo, esalta i delegati del Tampa Bay Times Forum: ”Il presidente Obama ha promesso di rallentare il flusso degli oceani e guarire il pianeta dai suoi mali. La mia promessa… e’ quella di aiutare voi e la vostra famiglia”. Insomma, il presuntuoso leader mondiale, l’uomo che pensava di mettere a posto il pianeta, alla fine non e’ riuscito a fare la cosa per cui era stato eletto: tutelare il diritto al conseguimento della felicita per tutti gli americani, cosi’ come e’ garantito dalla Costituzione. ”E’ ora – osserva Romney – che tutti noi americani ci mettiamo alle spalle le delusioni degli ultimi quattro anni. E’ tempo – sottolinea – che ci riprendiamo la promessa che chiamiamo America”, tradita dal presidente americano. E sulla strada da seguire, Romney il pragmatico, il manager di successo lontano dai giochetti di Washington, non ha dubbi: ”La cosa di cui l’America ha bisogno oggi non è tanto difficile da scoprire. Non servono speciali commissioni governative per dircelo: sono posti di lavoro, molti posti”. Quindi l’ex governatore del Massachusetts ha difeso la sua controversa finanziaria, la Bain Capital, definendola ”una grande storia di successo americano”.