Conto piu’ salato – per la Uil – con il saldo a dicembre: mentre gli acconti di giugno e settembre sono calcolati con le aliquote base (4 per mille per la prima casa e 7,6 per mille per la seconda casa), il conguaglio sara’ effettuato con le aliquote deliberate dai singoli Comuni

che possono aumentarle o diminuirle del 2 per mille sulla prima casa e del 3 per mille sugli altri immobili. Infatti dal monitoraggio, spiega Loy, sui Comuni capoluogo (85 citta’ su 104 hanno deliberato le aliquote), emerge che, i sindaci pur cercando di limitare gli aumenti del prelievo sulla prima casa, ritoccano verso l’alto l’aliquota degli altri immobili puntando in moltissimi casi su quella massima (10,6 per mille). Ad oggi, tra le citta’, che hanno deliberato le aliquote, 34 hanno aumentato quella per la prima casa, mentre 79 hanno ritoccato all’insu’ quella per gli altri immobili. E cosi’ a dicembre mediamente per una prima casa, agli acconti di giugno e settembre (88 euro), se ne dovranno aggiungere altri 58 euro, con punte di 331 euro a Roma; 143 euro a Milano; 136 euro a Bologna; 194 euro a Rimini; 107 euro a Padova e Verona.

Il conguaglio diventa ancora piu’ pesante per le seconde case: l’Imu passa da un acconto medio di 321 euro a un saldo di 467 euro, con punte di 1.209 euro a Roma, 1.150 euro a Milano, 1.121 euro a Bologna, 915 euro a Firenze, 903 euro a Rimini; 763 euro a Latina. Complessivamente l’Imu pesera’ per il 2012 sulle famiglie 934 euro medi (146 euro medi per la prima casa e 788 euro per una seconda casa). L’aliquota media applicata sull’abitazione principale sara’ – per la Uil – del 4,37 per mille, con un aumento del 9,3% sull’aliquota base. Delle 34 citta’ che hanno ritoccato verso l’alto le aliquote, 6 hanno scelto l’aliquota massima, 6 per mille (Alessandria, Caserta, Catania, Parma, Rieti e Rovigo). Mentre altre citta’ come Torino hanno optato per il 5,75 per mille; Roma, Cagliari, Genova, Napoli per il 5 per mille; Palermo e Ancona per il 4,8 per mille. 43 citta’ hanno mantenuto l’aliquota di base al 4 per mille tra cui Milano, Aosta, Trento, Bologna, e Firenze. Soltanto 8 citta’ hanno scelto di abbassare l’aliquota di base (Mantova e Lecce 3 per mille; Biella 3,7 per mille; Siracusa 3,5 per mille; Biella il 3,7 per mille; Novara, Nuoro e Vercelli 3,8 per mille; Trieste 3,9 per mille). A Roma, l’Imu sulla prima casa pesera’ per il 2012 mediamente 639 euro; a Milano pesera’ mediamente 427 euro; a Rimini 414 euro; a Bologna 409 euro; a Torino 323 euro; a Verona e Padova 321 euro; a Napoli e Pavia 303 euro; a Genova 295 euro. L’aliquota media applicata sull’abitazione secondaria sara’ del 9,28 per mille, con un aumento del 22,1% sull’aliquota base. Delle citta’ che hanno ritoccato in alto l’aliquota delle seconde case 31 citta’ applicano quella massima del 10,6 per mille (Roma, Bologna, Milano, Napoli, Perugia, Ancona, Venezia, Perugia, Bari, Genova); mentre in altre citta’ si va dal 7,83 per mille di Trento, passando per il 9,6 per mille di Aosta, Cagliari e Palermo, al 9,7 per mille di Trieste e al 9,9 per mille di Firenze. Soltanto 6 Citta’ hanno mantenuto l’aliquota base del 7,6 per mille (Bolzano, Brindisi, Gorizia, Matera, Oristano e Pordenone). Per una seconda casa – secondo l’indagine Uil – l’Imu pesera’ mediamente 1.885 euro a Roma; a Milano 1.793 euro; a Bologna 1.747 euro; a Firenze 1.426 euro; a Rimini 1.408 euro; a Padova 1.249 euro; a Latina 1.190 euro; a Verona 1.184 euro; a Napoli 1.173 euro; a Siena 1.161 euro. ”A questi costi nei prossimi mesi si aggiungeranno – conclude Loy – una pioggia di aumenti del fisco locale, dovuti allo sblocco delle addizionali Irpef e alla Tarsu, che renderanno ancora piu’ sterile il potere di acquisto delle buste paga e dei cedolini di pensione”.

 

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