POSITANO – Si svolgerà a Positano il prossimo 10 novembre a cura del CR Fmsi Campania, presidente Dr. Gennaro Buonfiglio, un interessantissimo corso di aggiornamento e formazione per medici dello sport dal titolo “L’elettrocardiogramma dell’atleta: incontro con gli esperti”.

Lo scopo del corso è quello di permettere allo specialista di perfezionare la lettura e l’interpretazione dell’ECG nello screening medico-sportivo. I recenti casi di morte cardiaca improvvisa in atleti professionisti (il decesso della maratoneta Claire Squires durante la London Marathon, preceduto da quelli di Piermario Morosini, Vigor Bovolenta, Alexander Dale-Owen, Nemanja Nesic, senza contare il caso di Fabrice Muamba, vivo per miracolo) hanno monopolizzato l’attenzione del pubblico e dei media per lungo tempo. Il mezzo più efficace per prevenire la Morte Improvvisa in ambito sportivo è pertanto l’accurata selezione dei candidati all’attività sportiva mediante lo screening di pre-partecipazione e l’applicazione rigorosa di protocolli validati per la concessione dell’idoneità nelle diverse condizioni di interesse cardiologico (prevenzione primaria). Recenti risultati scientifici hanno dimostrato la bontà del sistema preventivo italiano che con la visita obbligatoria di idoneità allo sport agonistico ha registrato una riduzione rilevante della mortalità cardiovascolare negli atleti sottoposti a controlli elettrocardiografici. L’ECG a 12 derivazioni si è rivelato il mezzo diagnostico cruciale, se eseguito routinariamente, e dotato di ottima sensibilità e specificità, con favorevole rapporto costo /efficacia. La prevalenza delle condizioni che possono causare morte cardiaca improvvisa è tutt’altro che trascurabile.  Diverse esperienze di screening cardiaci di atleti ad alto livello ci confermano che circa 1 su 100 presenta difetti congeniti che possono creare problemi nell’età adulta, mentre 1 su 300 nasconde difetti potenzialmente letali anche in età giovanile. Purtroppo solo il 20% di questi atleti manifesta sintomi, a volte la morte cardiaca improvvisa è spesso il primo (e l’ultimo) a presentarsi.

 

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