CASTELLAMARE DI STABIA – Si è tenuto ieri sera presso l’American Bar l’Oasi a Castellammare di Stabia, il MIC, ovvero Mettici Il Cuore, serata di beneficenza, organizzata dall’Associazione “Comunità Tabor – i Viandanti della Carità” e i volontari dello sportello d’ascolto “Bussate e vi sarà aperto”, inaugurato lo scorso anno dalla stessa associazione. Il contributo di partecipazione è stato devoluto a favore della realizzazione di Casa Tabor, una struttura di accoglienza per giovani in difficoltà, sita in via Del Balzo a Casola (Na).

Positivo il resoconto della serata: circa 300 persone presenti, e almeno 5.000 euro raccolti. Una sala è stata adibita ad area espositiva del progetto, con foto, planimetrie, preventivi, con una zona dedicata ai vari laboratori come quello teatrale, di bomboniere e di abiti liturgici, un angolo informazioni, e la zona ristoro, dove gli ospiti si sono trattenuti piacevolmente prima di accedere all’altra sala, dove, ad attenderli, c’erano le note del gruppo “Wagner lovers” del liceo scientifico “F. Severi” di Castellammare di Stabia, e, comprovato punto di forza, la musica dei The Revoc, e, a seguire, alla consolle, il DJ Peppe Croce, questi ultimi, tra l’altro, già da tempo supporters delle iniziative della Comunità Tabor. Le parole emozionate di Don Fabio Di Martino, responsabile della Comunità, e di Ernesto Sansone, responsabile dello sportello di volontariato, sono state espressione di gratitudine, rivolte a tutti coloro che hanno reso possibile questa serata e a quanti hanno partecipato e condiviso questo progetto. E’ stata una vera festa della solidarietà. Sullo sfondo scorrevano immagini di persone sole, malate, emarginate, abbandonate, disperate, intervallate dai sorrisi dei volontari, dalle loro mani operose, dalla presenza della fede, dalla giocosità scherzosa, dall’allegra condivisione: dall’abisso del dolore, la possibilità vera di gioire pienamente. Questo è l’intento del progetto, dare una casa a chi non ce l’ha, farsi prossimo, con chi è solo, portare speranza dove c’è disperazione, ridare dignità a chi ha anche perso la consapevolezza di essere persona,  “tramutare la tristezza in gioia”.

 

E dopo la serata di ieri quello che era un sogno, addirittura una follia, come qualcuno ha detto, è  sembrato sempre più possibile. Tante sono state le persone che hanno offerto la propria disponibilità, il proprio tempo, che contribuiranno alla realizzazione di Casa Tabor, in poche parole che ci hanno MESSO IL CUORE!

Parafrasando ciò che ebbe a dire Neil Armstrong quando mise piede sulla luna, si potrebbe osare: è un piccolo passo per la Comunità Tabor, ma è un grande balzo per la Collettività.

L’invito è aperto a tutti, per info www.iviandantidellamore.it.

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