“Assolutamente non parto sconfitto”, anzi: “siamo tutti ottimisti perché dopo 13 mesi di silenzio sono tornato e in appena 15 giorni ho recuperato nei sondaggi 10 punti”. Lo dice in collegamento con il Tg5 il leader del Pdl, Silvio Berlusconi dicendosi sicuro che continuerà a recuperare consensi.
“Contiamo di riprenderci in casa quel 40% che ci ha votato nel 2008 e che è abbastanza facile da convincere”. Mario Monti “si è messo insieme a dei compagni di viaggio a dir poco inaffidabili e la sua lista é stata messa in campo per portare voti alla sinistra sotto mentite spoglie”: così Silvio Berlusconi in un’intervista al Giornale dell’Umbria. “Una cosa immorale – osserva – contro la quale è mio dovere battermi”.
“Siamo molto vicini a raggiungere un’intesa” con la Lega che si è espressa “sulla cosa più importante: e cioé Berlusconi capo della coalizione”. Così Angelino Alfano, segretario del Pdl, intervistato da SkyTg24. Noi crediamo che ci siano tutte le condizioni per realizzare un accordo”, ha ribadito Alfano.
“Abbiamo già individuato il candidato ed è Silvio Berlusconi. Non credo che da parte della Lega ci saranno insuperabili problemi su questo. Non crediamo che ci possano essere dei ripensamenti su questo anche perché la campagna elettorale per noi sta andando bene, siamo fiduciosi che ci possa essere una clamorosa rimonta paragonabile a quella del 2006 e quindi sarebbe sbagliato non prendere l’abbrivio di questa buona campagna elettorale per vincere sia in Lombardia che a livello nazionale”, ha aggiunto.
“Noi pensiamo che la Lega – ha concluso il segretario del Pdl – si sia espressa a favore della cosa più importante e cioé che Berlusconi è capo della coalizione, che è quello che prevede la legge attuale”. “Sono convinto che definendo noi l’accordo con la Lega al nord e con le forze territoriali al Sud, si riaprirà la partita e i moderati italiani potranno avere una nuova chance per tornare al governo del Paese”. Lo afferma Angelino Alfano, segretario del Pdl, sulla pagina Facebook. “Anche i giornali di oggi – aggiunge – testimoniano che più passano i giorni più la sfida evidente è tra Bersani-Vendola-Cgil, quindi una sinistra estrema da una parte, e il Popolo della Libertà e Berlusconi dall’altra parte”.