La notizia è una di quelle destinate a far discutere: secondo una ricerca dell’Universita’ di Washington, nelle coppie sposate la vita ‘sotto le lenzuola’ è piu’ vivace se le faccende domestiche sono divise in modo piu’ ‘tradizionale’ tra lui e lei, ovvero se il marito si dedica soprattutto ai classici lavori domestici da maschio (riparazioni e altre faccende ‘faticose’) e la moglie a cucinare, fare spesa e pulire.
L’indagine è stata condotta su circa 4500 coppie sposate pubblicata sull’American Sociological Review da un team di sociologi della University of Washington. Secondo gli esperti la divisione tradizionale dei ruoli e’ legata a una vita sessuale piu’ soddisfacente in quanto rafforza l’identita’ di genere di lui e lei nella coppia. In passato alcune indagini simili avevano sollevato il sospetto che uno squilibrio eccessivo nell’espletamento delle faccende domestiche fosse una mina per il matrimonio, un generatore di insoddisfazione per la donna soprattutto. Ma questa indagine, su coppie di 40enni intervistate negli anni 90 (gli autori sostengono che in questi anni poco sia cambiato nel menage matrimoniale), mostra che invece una divisione piu’ classica dei ruoli favorisce la soddisfazione reciproca aumentando la frequenza dell’attivita’ sessuale.
Dall’indagine e’ emerso che in media ci sono 34 ore settimanali di faccende domestiche di tipo femminile, e che il marito partecipa per un quinto a queste faccende, e altre 17 ore di lavori da maschio cui la moglie partecipa per meta’. Nell’indagine, pero’, non e’ stato considerato il tempo per accudire dei figli. E’ emerso che in media la coppia ha fatto sesso circa 5 volte nel mese precedente l’indagine; 1,6 volte in piu’ se la divisione dei ruoli in casa e’ piu’ tradizionale, con il marito che si spende soprattutto nei lavori da maschio e la donna che e’ la regina della casa. Il sesso e i lavori domestici sono ancora due aspetti chiave della vita matrimoniale, concludono i sociologi, entrambi sono legati al grado di soddisfazione nel matrimonio e a come ciascun partner esprime la propria identita’ di genere.