I giudici del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento presentata dai legali di Silvio Berlusconi e rinviato il processo al prossimo 11 febbraio. I giudici del Tribunale di Milano, al contrario dell’impegno di oggi pomeriggio a Trieste, hanno riconosciuto invece come legittimo impedimento la partecipazione di Berlusconi alla trasmissione televisiva di questa mattina in quanto tale impegno “rientra nella previsione dell’accesso ai mezzi di informazione durante la campagna elettorale”.
Secondo l’ordinanza dei giudici, in base alla relazione del vice presidente della Commissione di vigilanza Rai, “l’eventuale rinuncia alla partecipazione renderebbe sostanzialmente impossibile il recupero di altri spazi televisivi”. Pertanto “la richiesta avanzata merita accoglimento, non apparendo nella disponibilità dell’imputato una diversa organizzazione dei propri impegni” e considerando l’orario di conclusione della trasmissione, secondo il collegio non c’é tempo sufficiente affinché Berlusconi si organizzi il viaggio per arrivare al Palazzo di Giustizia di Milano nel pomeriggio per partecipare all’udienza così come aveva chiesto il procuratore aggiunto Ilda Boccassini. Per questo il processo è stato rinviato al prossimo 11 febbraio quando verrà sentita come testimone in aula il pm minorile Anna Maria Fiorillo che deporrà sulla ormai nota notte in Questura, quando Ruby venne trattenuta per via di un furto e, in seguito alla telefonata del Cavaliere, affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti con il parere contrario del magistrato. Niccolò Ghedini, uno dei difensori di Silvio Berlusconi non si aspettava il riconoscimento del legittimo impedimento per oggi anche se, a suo parere, sarebbe stato meglio un rinvio del processo a dopo il voto. “Non me l’aspettavo e credo sia stata rispettata la norma – ha detto il legale – però mi aspettavo un rinvio a dopo il 24 e non di tornare qui l’11 febbraio perché in campagna elettorale non ci dovrebbero essere udienze”.