CASERTA – Il Collettivo di Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale C.R.E.S.T. di Taranto, punto di riferimento della drammaturgia contemporanea nazionale, sarà protagonista sabato 9 febbraio [ore 21,00] e domenica 10 febbraio [ore 19,00] al Teatro Civico 14 di Caserta con lo spettacolo SONNILOQUI.

In veste di autore, regista e interprete della pièce, liberamente ispirata al romanzo di Ermanno Cavazzoni “Le Confessioni di Girolamo” (Bollati Boringhieri, 1991), Gaetano Colella calcherà le scene del teatro di vicolo della Ratta traghettandoci in un insolito condominio abitato da gente insonne. Ad ogni piano un motivo che non fa chiudere gli occhi, ad ogni tormento un possibile rimedio. Ognuno inganna il tempo come può: dialogando col vuoto, barcollando vicino ai muri, ingerendo sonniferi che non danno alcuna cura, parlando per ore al telefono con sconosciuti. Accade perciò che gli stati di coscienza si alterino molto facilmente, che dallo stato di veglia si affondi in quello di un sonno leggero che non dà alcun riposo ma che confonde i piani della realtà, mescola le identità in un vortice di pensieri concatenati. In questo stato di dormiveglia accade che si uniscano mondi lontanissimi, uomini e forme di altre epoche o di altre dimensioni legati fra loro da sensazioni comuni. E allora anche i piani di questo palazzo si confondono, si mescolano, i personaggi si moltiplicano e gli insonni diventano un popolo. In questo stato in cui si dorme e si ‘sdorme’, la realtà diventa evanescente, si assottiglia sempre di più e perde qualsiasi importanza.

 

Ma chi sono in realtà queste persone, questi personaggi buffi, bizzarri, che nella loro inquietudine rivelano un fondo di drammaticità? A cosa appartengono? Che siano le molteplici facce di un unico dado, lanciato sul piano del tempo da una mano invisibile?

“L’idea di questo lavoro è nata leggendo un romanzo di un autore italiano contemporaneo, Ermanno Cavazzoni. Il suo libro “Le confessioni di Girolamo” ha fatto nascere in me una vertigine che solitamente precede un momento di creazione. La storia di uno dei suoi personaggi secondari ha dato il via a questa riflessione alla quale poi ha contribuito in maniera determinante lo studio di diversi autori, capisaldi della letteratura mondiale di tutti i tempi: parlo, oltre che di Shakespeare, di Sant’Agostino e di Fernando Pessoa, le cui opere non smettono mai di aprire delle prospettive universali.”(Gaetano Colella)

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