I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato beni per circa 1.800.000 euro a cinque imprenditori cinesi che producevano capi d’abbigliamento contraffatti. Il sequestro ha riguardato due lussuosi appartamenti nel cuore di Roma, in zona Esquilino, del valore di 1.200.000 euro, oltre a una ingente somma di denaro contante, di diverse valute, orologi, gioielli, automobili e quote di societa’.
Il sequestro e’ stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma a seguito delle indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), pm Carlo Lasperanza. Le indagini iniziarono nel marzo 2010 dopo la scoperta di una fabbrica di marchi contraffatti nella zona di Guidonia, vicino a Roma. Ricostruendo la filiera della produzione, i finanzieri hanno individuato il reale volume d’affari del sodalizio, gestito da cittadini cinesi e occultato dietro diverse societa’, formalmente collegate tra loro per non far figurare i proventi dell’attivita’ criminale. E’ emerso infatti che i cinque imprenditori, nonostante una fiorente attivita’ di importazione e commercializzazione di prodotti provenienti dalla Cina, dichiaravano in Italia redditi prossimi allo zero, pur disponendo di beni di lusso, quali immobili di pregio, orologi e gioielli.