“Chi vincerà le elezioni, magari parzialmente qualora non ci fosse una maggioranza alla Camera o al Senato, dovrà avere l’onere di avanzare una proposta agli altri. La democrazia funziona così “. Lo afferma in una intervista al Mattino il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, sottolineando che la coalizione centrista con Mario Monti è “per la governabilità.
Vogliamo un governo che possa fare le riforme senza mettere tra parentesi quanto è stato fatto in quest’anno”. Ma, ribadisce, “non siamo crocerossine: se non c’é un’ impostazione politica riformista che ci convince svolgeremo un’ opposizione in Parlamento con dignità e responsabilità dicendo sì alle cose che faranno; no a quelle che non ci convinceranno”. Il problema, secondo Casini, è che Bersani è “contraddittorio”: “Dalla piazza di Milano domenica scorsa ha fatto emergere il suo progetto politico che sostanzialmente è la riproposizione di quello che fu il governo Prodi: al posto di Bertinotti c’é Vendola ma le contraddizioni a cui abbiamo già assistito non sembra siano state sanate”. Casini si appella perché “si faccia il duello in tv, a Pd e Pdl intendiamo dimostrare che la politica delle bugie ha le gambe corte. Vogliamo la sfida televisiva tra Monti, Bersani e Berlusconi per smascherare i bugiardi”. Quanto al Sud, il punto vero è avere il consenso Ue per “creare aree legislative di favore”, obiettivo che “sarà possibile centrare se l’Italia avrà qualcuno che abbia la credibilità per essere ascoltato a Bruxelles”.