PIEDIMONTE MATESE – A riferire le ”voci di vicinato” si rischia una condanna per diffamazione. Come e’ capitato ad un uomo di 65 anni di Piedimonte Matese (Caserta) che si e’ visto confermare dalla Cassazione il pagamento della multa da 300 euro, piu’ il risarcimento del danno e le spese, per aver ”riferito a piu’ persone” la presunta relazione extraconiugale di una donna.

La quinta sezione penale della Cassazione, ne ha respinto il ricorso, confermando una sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sezione distaccata di Piedimonte Matese. A sua discolpa il ricorrente aveva addotto che nel giudizio di merito fosse stata ritenuta esistente un’offesa della reputazione ”nonostante che la notizia di una relazione fosse diffusa nel vicinato e che nessuno l’avesse mai contestata”. La Suprema Corte ha pero’ ribadito il proprio orientamento in tema di diffamazione: rappresenta lesione delle reputazione ”non solo l’attribuzione di un fatto illecito” ma anche ”la divulgazione di comportamenti che alla luce dei canoni etici condivisi” possono ”incontrare la riprovazione della communis opinio”.

Inoltre secondo i giudici, ”la riservatezza, come la dignita’, puo’ cedere dinanzi al pubblico interesse della notizia, ma non puo’, in linea di principio, ammettersi che cio’ avvenga oltre la soglia imposta dalla destinazione della notizia a soddisfare un bisogno sociale”. Dunque anche se ”in ipotesi la notizia della relazione extraconiugale fosse stata corrispondente al vero, non per questo poteva essere divulgata”.

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