Per gli esponenti del Pdl casertano ha un sapore particolare la manifestazione nazionale in programma il 23 marzo in piazza del Popolo a Roma. I seguaci di Berlusconi scendono in strada per protestare contro “l’offensiva della magistratura che subito dopo il voto si è scagliata contro il Cavaliere”.

E’ questo il fulcro dell’iniziativa del 23, anche se i berluscones negano che si tratti di una manifestazione contro i giudici. “Tratteremo molti temi, oltre a quello della giustizia”, hanno precisato nei giorni scorsi Alfano e Cicchitto. Ma come dicevamo, per i pidiellini di Terra di Lavoro sarà anche l’occasione per porre al centro del dibattito il “caso” Cosentino.

L’ex sottosegretario non sembra avere scampo: con l’insediamento delle nuove camere (il 15 marzo) si spalancheranno le porte del carcere. Sul capo di Cosentino pendono due ordinanze di custodia cautelare. E i giudici hanno respinto per ben due volte la richiesta dei legali di non applicare la misura detentiva in carcere. “C’è il rischio che possa reiterare i reati, e la sua mancata candidatura è ininfluente”, hanno sentenziato i magistrati.

Evitare il carcere dunque è praticamente impossibile per Cosentino. E anche per denunciare quello che viene definito “un accanimento vergognoso” nei suoi confronti, i berlusconiani casertani parteciperanno in massa alla manifestazione a Roma.

Saranno ben 60 i pullman in partenza da Terra di Lavoro alla volta della Capitale. L’annuncio è stato dato nel corso della convention all’Hotel City sull’esito del voto. Una protesta contro i magistrati e a difesa di Cosentino, che però corre il serio rischio di finire in cella nei giorni precedenti alla manifestazione del 23 marzo.

Mario De Michele

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