SAN NICOLA LA STRADA – La grave situazione in cui versano la quasi totalità delle strade cittadine non è più rinviabile eppure l’Amministrazione comunale invece di approvare un “Piano Marshall” (come fecero gli americani con gli aiuti all’Italia nel dopoguerra) promette di asfaltare qualche strada e le altre ? Bisogna aspettare che nella cesse comunali ci sino più soldi. Per la fine del mandato consiliare, l’attuale Amministrazione riuscirà a mettere mano a tutte le strade cittadine ?
E’ quanto si chiedono i cittadini. Comunque, il sindaco Delli Paoli ha affermato che “….. Entro la primavera provvederemo ad asfaltare Via Santa Croce, Via Galvani e cercheremo, bilancio permettendo, di sistemare qualche altra strada. In verità quasi tutte meritano un nuovo manto, ma come si sa purtroppo le casse al momento non lo consentono. Sarà comunque mia premura fare tutto il possibile per soddisfare tutte le giuste richieste dei cittadini….”. Due strade sulla quasi totalità del resto delle strade cittadine non sono molte. La questione delle “strade gruviera” è attualissima. È bastato qualche giorno di pioggia, infatti, a far saltare i rattoppi e far riaprire le solite crepe, talvolta anche di diametro notevole. Zone particolarmente colpite sono via Appia, via Pitagora, Via Talete, Via Virgilio, Via Santa Croce, Corso De Gasperi, Via Pilade Bronzetti, strade del centro storico, Via Leonardo da Vinci, con le buche che mettono a dura prova gli ammortizzatori delle auto, e provocando incidenti che spesso sono causa di contenzioso con il Comune, senza contare che da alcuni giorni è stata completamente chiusa al traffico Via Torricelli perché pericolosa per la pubblica e privata incolumità degli automobilisti. Le strade comunali, anche quelle di importanza primaria, a causa di una totale mancanza di manutenzione si sono ridotte a delle vere e proprie mulattiere. Ciò che resta di quello che fu il loro manto d’asfalto si presenta ormai come una superficie irregolare, segnata da avvallamenti, dossi e crivellata da una miriade di buche ampie e profonde. La circolazione è diventata ormai un’impresa ad alto rischio, sia per l’integrità meccanica degli autoveicoli che per l’incolumità di conducenti e passeggeri. Il problema, che possiamo definire tristemente “annoso” e che come Gazzetta di Caserta abbiamo più volte portato all’attenzione delle istituzioni locali, spesso viene risolto con rattoppi che durano ben poco e non resistono quasi per nulla alle intemperie. Il primo cittadino ed il delegato alle Strade, Raffaele della Peruta, si stanno orientando verso il settore privato, verso quei costruttori che debbono comunque spendere decine di migliaia di euro per i cosiddetti atti d’obbligo. Ma ricorrere ai privati non è la situazione più economica per la collettività. Infatti, se si facesse ricorso ai privati sarebbero poche le strade riparate perché il costo sarebbe sicuramente maggiore di quanto farebbe l’Amministrazione comunale impiegando risorse proprie.
Nunzio De Pinto