Quello di oggi, lunedì, sarebbe dovuto essere un “Day off” per i team, il meritato riposo dopo l’impegno nella regata della Coast Parade di domenica vinta da Emirates Team New Zealand davanti a Luna Rossa Piranha e Oracle. La lunga prova di ben 23 chilometri lungo la costa cittadina, da Mergellina a Pozzuoli e ritorno, non ha stancato i team che oggi sono scesi in acqua lo stesso e nello specchio d’acqua del campo di regate, compreso tra Posillipo e Castel dell’Ovo, delle World Series America’s Cup di Napoli. Il sole estivo e le perfette condizioni del mare hanno invogliato i team a verificare lo stato di condizione, ma ancor di più le vere condizioni del Golfo di Napoli.

“Queste sono le reali condizioni del nostro mare, non certo quelle viste qui a Napoli lo scorso anno – afferma il trimmer Pierluigi de Felice, del team Luna Rossa Piranha -, ovvio che tutti vogliono provare le realtà di un campo di regate che resterà così sino a sabato e che ci consentirà di navigare con 8-12 nodi di vento. Domenica invece il tempo dovrebbe cambiare lasciando spazio ad un vento più teso da nord-ovest”. Sorriso stampato sul volto da puro napoletano e soprattutto orgoglioso di aver fatto ieri da anfitrione per la sua città: “Diciamo che ho mostrato ai miei amici e rivali tutta la costa napoletana, mica poco. Fare una regata lungo la costa cittadina è stato sicuramente bellissimo ed entusiasmante anche perché pur navigando per due ore – cosa che in regata non accade mai, considerando che in 15-30 minuti si termina una prova – la velocità è stata contenuta e ci ha consentito, facendo poche virate, di ammirare il territorio. Passare davanti a Città della Scienza è stato bellissimo, una maniera per onorare la nostra città. Personalmente mi ha regalato un’emozione unica, ma posso assicurare che anche per gli altri team è stato entusiasmante. Il pubblico sul molo di Bagnoli e quello assiepato a Pozzuoli sotto Rione terra sembrava una lunga ola mai interrotta”. Stessi pareri li esprime Matt Cornwell, prodiere di Artemis il team svedese. Sangue più freddo del napoletano De Felice, ma sicuramente coinvolto dal calore del pubblico partenopeo e dalla città stessa: “Beautiful, beautiful – esordisce il biondo prodiere intento a rimettere a posto la coperta del suo AC45 –una regata bellissima come i napoletani. Abbiamo vissuto in mare delle sensazioni fantastiche, ammirando l’intera città e tutta la gente, grazie anche ad una velocità contenuta. Certo rispetto allo scorso anno il vento ed il mare sono meno forti, motivo per il quale è importante provare in questi due giorni prima delle regate vere. Per noi navigare con meno vento è meglio perché ci consente di capire meglio ed in tempo le manovre da fare, abbiamo cambiato timoniere da pochissimo e perciò dobbiamo acquisire quanti più dati possibili”. Tutti contenti, ma le aspettative di gara sono ben diverse: “Siamo qui per riconfermare quanto fatto a Napoli lo scorso anno – afferma Pierluigi De Felice – la vittoria è alla nostra portata e intendiamo portare a casa un successo di tappa”. Minori aspettative invece per Artemis, uno dei soli tre team che approderanno a San Francisco per la Vuitton Cup in estate (oltre Luna Rossa e Emirates New Zealand) e che tenteranno di sfidare il detentore Oracle. “Ci basta arrivare a fine tappa a metà classifica, ogni posto in più verso la vetta è frutto di un buon percorso nella settimana napoletana – conclude Cornwell – non dimentichiamo che una parte del nostro team ufficiale è al lavoro per gli AC72”.

 

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