E’ latitante probabilmente a Malindi, in Kenya, dove aveva aperto un locale notturno, Mario Mele, il noto imprenditore nuorese, 52 anni, ricercato dalla Guardia di finanza di Nuoro per associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati fallimentari, societari, tributari, previdenziali e contro il patrimonio.

E’ la prima volta che in Sardegna si procede per un reato di questo tipo, come sottolineato in conferenza stampa dal colonnello Alberto Cambedda, comandante del Nucleo di polizia tributaria di Nuoro che ha condotto le indagini sfociate oggi in tre arresti e nel sequestro di immobili e terreni per un’evasione fiscale da 17 milioni di euro. Finora le Fiamme gialle sono riuscite a recuperare soltanto 100mila euro delle ingenti somme sottratte al fisco. Gli appartamenti e un terreno sequestrati erano intestati a una delle societa’ finite sotto inchiesta, la Gari Service srl, che il sodalizio – secondo l’accusa – svuotava di beni e denaro da investire altrove, sino a farle fallire. Nei confronti di Mele e’ stato spiccato un mandato di cattura internazionale. Dei tre imprenditori arrestati, presunti suoi complici, Gian Pietro Paolo Porcheddu, 49 anni, e Ivan Deidda, cagliaritano di 38, sono finiti nel carcere nuorese di Badu’ e Carros, mentre Raffaele Donadio, 54 anni, si trova agli arresti domiciliari. Le note discoteche della costa nordoccidentale sarda su cui si e’ concentrata l’attenzione delle Fiamme Gialla, il “Pata Pata” di Agrustos-Budoni, e il “Buddha del Mar” di San Teodoro, sono al momento chiuse per violazioni di tipo amministrativo. Non si e’ proceduto al sequestro preventivo in quanto sono intestate a privati ai quali i gestori avrebbero dovuto pagare l’affitto.

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